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Il ministero dell'Economia e delle Finanze, con il comunicato stampa n. 269 di venerdì scorso, - p.s.: i tempi ormai sono maturi affinché si aggiornino i manuali di diritto costituzionale inserendo tra gli atti normativi i comunicati stampa - ha annunciato la proroga, dal 30 novembre al 10 dicembre 2020, del termine per il versamento della seconda o unica rata d'acconto delle imposte sui redditi e dell'IRAP dovuta dalle aziende e dai lavoratori autonomi. Il differimento troverà dimora nel cosiddetto tanto atteso Decreto Legge "Ristori-quater", in corso di adozione da parte del Consiglio dei Ministri.

Inoltre, si annuncia la proroga al 30 aprile 2021 del versamento della seconda o unica rata dei suddetti acconti anche per le imprese non interessate dagli ISA:

-ovunque localizzate, che hanno conseguito nel periodo d'imposta precedente a quello in corso ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro e che, nel primo semestre 2020, hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% rispetto al primo semestre 2019;

-che operano nei settori economici individuati nell'Allegato 1 al D.L. n. 137/2020, come sostituito dall'Allegato 1 al D.L. n. 149/2020, e nell'Allegato 2 al medesimo D.L. n.149/2020, come integrato dall'art. 1 comma 2 del D.L. n. 154/2020, c.d. "Ristori-ter", e hanno domicilio fiscale o sede operativa nelle c.d. "zone rosse", nonché per i soggetti che gestiscono ristoranti nelle c.d. "zone arancioni", a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi.

Il provvedimento atteso posticiperà anche il termine per la presentazione dei modelli REDDITI 2020 e della dichiarazione IRAP 2020, che sarà dilatato fino al 10 dicembre 2020. 

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