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Fonte: https://www.consiglionazionaleforense.it/ - https://www.cassaforense.it/
Con parere n. 42 del 25 luglio 2025 il Consiglio Nazionale Forense, pur non ritenendo sussistente l'obbligo del DURC in capo agli avvocati, segnala agli ordini e agli iscritti che la Cassa forense da tempo rilascia una documentazione analoga al DURC, che viene accettata dalle stazioni appaltanti.
Ambito di applicazione del DURC
Il DURC, ossia la certificazione relativa alla regolarità contributiva, è il documento richiesto alle imprese affidatarie di un appalto pubblico di servizi e forniture, al fine di assicurare che il contraente con cui la P.A. entri in relazione sia affidabile sul piano contributivo.
Tale obbligo è previsto e disciplinato da un complesso di fonti normative, fra cui l'art. 2, comma 2, del D. L. n. 210/2002, già richiamato dal previgente codice degli appalti (d. lgs. n. 50/2016) e, oggi, dal nuovo codice dei contratti pubblici (D. Lgs. n. 36/2023).
La posizione del Consiglio Nazionale Forense
Il Consiglio Nazionale Forense ha sempre escluso l'applicabilità del DURC anche agli avvocati, ritenendo che il DURC sia uno strumento di verifica dell'affidabilità contributiva delle imprese che forniscono lavori e/o servizi alle PP.AA. Pertanto, a parere del Consiglio, l'obbligo di esibizione e di acquisizione del DURC deve essere limitato alla materia dei contratti pubblici di opere, lavori, servizi e forniture relativo ai rapporti tra pubbliche amministrazioni e imprese che ricadano nell'ambito di applicazione della normativa in tema di contratti pubblici (CNF, parere del 17 luglio 2015, n. 69).
Questo orientamento è stato confermato dal Consiglio allorquando ha affermato che «il DURC non [può] essere validamente richiesto agli avvocati, e al contempo, allo scopo di non frapporre ostacoli e/o difficoltà all'esercizio professionale da parte degli avvocati affidatari di incarichi da parte di PP.AA., ritiene utile segnalare agli iscritti la disponibilità della Cassa forense al rilascio di documentazione analoga al cd. DURC» (CNF, parere del 22 ottobre 2021).
Tuttavia, il Consiglio ha preso atto del diverso orientamento della giurisprudenza amministrativa, che ha evidenziato che l'art. 56 del nuovo codice degli appalti qualifica i "servizi legali" alla stregua di appalti pubblici esclusi dagli obblighi di evidenza pubblica (cfr. Consiglio di Stato, sez. V, con sentenza 2 aprile 2025, n. 2776) (n.d.r.).
Conseguentemente, il Consiglio Nazionale Forense, sebbene ritenga che non sussistano ragioni valide per discostarsi dal proprio orientamento che esclude l'obbligatorietà della del DURC in capo agli avvocati, ha evidenziato che la Cassa forense da tempo rilascia una documentazione analoga al DURC, che viene accettata dalle stazioni appaltanti (Consiglio nazionale forense, parere n. 42 del 25 luglio 2025).
Come richiedere la certificazione di regolarità contributiva a Cassa Forense
Gli iscritti a Cassa Forense possono richiedere la certificazione entrando nella propria area riservata del sito della Cassa e seguendo i seguenti passaggi.
Dalla home page dell'area riservata:
A questo punto possono verificarsi tre casi:
Il tempo standard per l'emissione del Durc è di 30 giorni.
La richiesta può essere presentata da una Società/Ente anziché dal singolo professionista. In questo caso l'istanza dovrà essere trasmessa esclusivamente tramite posta elettronica all'indirizzo P.E.C. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. utilizzando il modulo "Richiesta DURC".
La domanda pervenuta verrà presa in carico dagli Uffici che, ricorrendone i presupposti, provvederanno a trasmettere il certificato direttamente al professionista interessato entro 30 giorni.
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Il mio nome è Anna Sblendorio. Sono una persona curiosa e creativa e mi piace il contatto con la gente. Amo dipingere, ascoltare musica, andare a teatro, viaggiare e passare del tempo con la mia famiglia ed i miei amici. Nel 2008 mi sono laureata in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Bari "Aldo Moro" e successivamente ho conseguito l'abilitazione per l'esercizio della professione da avvocato. Nel corso degli anni ho collaborato con diversi centri di formazione occupandomi di tutoraggio in materie giuridiche e nel 2022 ho iniziato a collaborare con la testata giuridica online www.retidigiustizia.it.