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Acquisti online: quando e come si applica il recesso?

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Inquadramento normativo: d.lgs. 09/06/2005, n. 206 (Codice del Consumo - Artt. 45-68); d.lgs. 09/04/2003, n. 70; d.lgs. 21/02/2014, n. 21.

Vendita online: è quella effettuata tramite Internet, mediante accesso del compratore al sito web del venditore; si tratta di una specie di vendita a distanza, regolamentata nel dettaglio, per tutelare il consumatore.

Tutela del consumatore: nel caso di vendita online il consumatore è molto tutelato per la particolare modalità di formazione del consenso: l'acquirente che conclude a distanza non ha la concreta possibilità di visionare il bene e capire se esso sia confacente alle sue aspettative e bisogni; solo una volta entrato in contatto con il bene egli può prendere una decisione serena e definitiva sull'utilità dell'acquisto.

In ragione di tanto, sia il legislatore comunitario che quello italiano concedono al consumatore la possibilità di eliminare il proprio vincolo, comunicandolo all'esercente, entro precisi termini, di voler recedere. Il recesso si attua restituendo il prodotto e ottenendo il rimborso del prezzo versato.

Obblighi del venditore sul recesso: il venditore on line ha l'obbligo di informare il consumatore circa l'esistenza del diritto di recesso, mettendolo altresì in condizione di poter esercitare tale facoltà con una esauriente spiegazione sulle fasi che regolano la procedura. In particolare, ai sensi dell'art. 49 del codice del consumo, "il professionista fornisce al consumatore le informazioni seguenti, in maniera chiara e comprensibile: …h) in caso di sussistenza di un diritto di recesso, le condizioni, i termini e le procedure per esercitare tale diritto conformemente all'articolo 54, comma 1, nonché il modulo tipo di recesso di cui all'allegato I, parte B; i) se applicabile, l'informazione se il consumatore dovrà sostenere il costo della restituzione dei beni in caso di recesso e in caso di contratti a distanza qualora i beni per loro natura non possano essere normalmente restituiti a mezzo posta; … m) se non è previsto un diritto di recesso ai sensi dell'articolo 59 (casi di esclusione), l'informazione che il consumatore non beneficerà di un diritto di recesso o, se del caso, le circostanze in cui il consumatore perde il diritto di recesso". 

 Informazioni sul recesso: il venditore è tenuto a consegnare al consumatore il modello di lettera per l'esercizio del recesso (c.d. modulo standard); tale obbligo non può essere surrogato consegnando altri moduli, sebbene aventi medesima funzione, i quali, al più, possono essere previsti solo in aggiunta.

In relazione alla clausola di recesso indicata all'interno delle condizioni generali di contratto, si è specificato (Cass. 14762/2003) che la stessa deve restare separata dalle altre clausole, per rendere chiara, trasparente ed immediata l'informazione al consumatore; l'informazione deve avere caratteri tipografici eguali o superiori a quelli degli altri elementi indicati nel documento.

Inadempimento: in caso di mancata osservanza degli obblighi informativi, il consumatore può invocare la nullità dell'ordine o del contratto; inoltre, aumentano notevolmente i termini concessi al consumatore entro i quali esercitare il recesso (art. 52 e 53 del d.lgs. 206/2005).

Modalità: il recesso può essere esercitato dal consumatore senza dover fornire alcuna motivazione e senza dover sostenere alcun costo; a tal fine il consumatore può utilizzare il modulo tipo di recesso o presentare una qualsiasi altra dichiarazione esplicita della sua decisione di recedere dal contratto. La comunicazione del recesso deve avvenire con raccomandata a/r o pec, entro il periodo legislativamente fissato per esercitare tale diritto (art. 54).

Tempi: se gli obblighi di informazione che gravano sul venditore sono stati rispettati, il diritto di recesso deve essere esercitato entro 14 giorni dal ricevimento del bene o entro 14 giorni dalla conclusione del contratto (nel caso di servizi).

Nell'ipotesi in cui gli obblighi informativi non siano stati inizialmente rispettati, ma il venditore pone rimedio successivamente a tale omissione, il diritto di recesso può essere esercitato entro 14 giorni dal momento in cui gli obblighi sono finalmente stati soddisfatti.

Se infine il venditore non pone rimedio alle omissioni informative, il diritto di recesso può essere esercitato fino a 12 mesi e 14 giorni dopo il ricevimento dei beni o la conclusione del contratto di servizio.

I giorni si calcolano non computando il giorno in cui il consumatore entra in possesso del prodotto e proseguendo sino al 14 giorno successivo che, al contrario, va conteggiato nel termine (art. 2963 c.c.). 

 Conseguenze del recesso: Il venditore ha l'obbligo di restituire nel minor tempo possibile (entro il termine massimo di 14 giorni dalla ricezione della comunicazione) il prezzo pagato e i costi di consegna standard; la restituzione del corrispettivo deve essere integrale ed è impedito al venditore trattenere arbitrariamente somme di denaro che siano correlate all'uso del bene o alla mancata disponibilità dello stesso presso i magazzini (art. 57).

Il consumatore deve provvedere alla restituzione della merce, entro 14 giorni dalla data di invio della comunicazione relativa al recesso, facendosi carico delle spese (se il venditore non si è accollato espressamente tale costo). Finché il consumatore non abbia dimostrato di aver rispedito i beni, o finché il professionista non abbia ricevuto i beni, quest'ultimo può trattenere il rimborso (art. 56, comma 3).

Il professionista, una volta ricevuto in restituzione il prodotto, potrà eventualmente valutare e peritare l'oggetto, e ritenere responsabile il consumatore per l'eventuale "diminuzione di valore" dell'oggetto stesso qualora risulti che ne sia stata fatta una manipolazione diversa da quella necessaria per stabilire la natura, le caratteristiche e il funzionamento dello stesso (art. 57).

Esclusioni: l'art. 59 del codice del consumo elenca le fattispecie di acquisti a distanza per i quali resta del tutto escluso il diritto di recesso. Tra questi vi rientrano i beni personalizzati o confezionati su misura; i beni deteriorabili; i beni sigillati che, per motivi di sicurezza o di salute, non si prestano alla loro restituzione dopo l'apertura per motivi igenici; le bevande alcoliche il cui prezzo, concordato, sia legato a fluttuazioni di mercato e la cui consegna non possa avvenire prima di 30 giorni; i giornali, riviste e periodici; i video/audio/software consegnati sigillati e che siano stati aperti; i contratti in cui il consumatore ha specificamente richiesto una visita da parte del professionista ai fini dell'effettuazione di lavori di riparazione o manutenzione.

In tali casi, il venditore ha diritto di rifiutare la restituzione del prodotto e negare il rimborso del prezzo pagato solo se, in modo puntuale, ha indicato nelle condizioni generali per quali prodotti è esclusa la facoltà di cui all'art. 54.

 

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