Giudice non convalida arresto di Marco Carta: "Estraneo ai fatti, è una bravissima persona" le parole del suo avvocato

Il giudice non ha convalidato l'arresto di Marco Carta, il cantante accusato di furto aggravato per essere stato sorpreso ieri sera, all'uscita della Rinascente di Milano, mentre era in compagnia di una signora, con alcune magliette del valore di oltre mille euro, che non erano state pagate. 

"E' stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Il giudice non ha convalidato l'arresto e non ha applicato nessuna misura cautelare", ha detto il suo avvocato Simone Giordano al termine dell'udienza in tribunale a Milano. "Il fatto - ha aggiunto - è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona", ha detto.

Il cantante - che per adesso rimane indagato - può dunque tornare in libertà, contrariamente alla donna, per la quale invece l'arresto sarebbe stato convalidato. La decisione della Corte si è fondata su una circostanza che, agli occhi del giudice, e quanto mai significativa. Infatti, il cacciavite attraverso il quale è stato rimosso l'antitaccheggio è stato ritrovato all'interno della borsetta della donna, al pari, peraltro, dei capi di abbigliamento rubati. 

"Non sono stato io a rubare, per fortuna è andato tutto bene, sono felice di poterlo dire". Parole a caldo di Carta. "Le magliette - ha aggiunto - non ce le ho io, l'hanno visto tutti. Ora sono un po' scosso". "Chi li ha rubate? Non mi va di dirlo". 
"Un vecchio proverbio diceva 'male non fare, paura non avere', ho continuato a ripetermelo in attesa di vedere il magistrato e ho fatto bene a ripetermelo e ad aver fiducia nella magistratura che ha riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti", ha detto ancora e poi: "Sono onesto, non rubo". "Sono molto scosso spero e mi auguro con tutto il cuore che la stampa e il web diano alla notizia della mia estraneità al reato di furto aggravato la stessa rilevanza che hanno dato all'arresto".