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"Inaccettabili le parole di Salvini, Spataro ha ragione". Francesco Saluzzo (Pg Torino): "Sia prima informata l'autorità giudiziaria"

Consiglio Superiore della Magistratura, sconcerto per dichiarazioni Salvini, probabile apertura di una pratica a sua tutela.

"Sono un pubblico ministero e non sbatto dentro nessuno, meglio un lavoro che il carcere". Beppe Grillo, post controcorrente nel blog

"D'ora in poi tempo pieno!". Caro Luigi, la tua una bellissima idea però mancano 43.328 assunzioni e 1 miliardo e mezzo. Ma al ministero non sanno far di conto?"

Il subentro in un contratto energia non è più subordinato al pagamento di morosità pregresse

"Noi non siamo una lobby, lei sbaglia". Da un avvocato lezione di diritto a Marco Travaglio

Prescrizione, anche Greco boccia riforma: "Farebbe saltare Corti d'appello"

Il richiamo di Gherardo Colombo: "Non condivido intervento su prescrizione, processo non deve eccedere termini ragionevoli".

Di Maio agli avvocati: "Sospenderemo pagamenti a Cassa Forense nei primi anni di professione, tutele necessarie"

Nino Di Matteo: "Noi, circondati dal silenzio e dal divieto di denunciare quel patto tra Stato e mafia"

Corleone, la strada di casa Riina intitolata al giudice Terranova

Le catastrofi annunciate

Commissioni approvano riforma prescrizione, opposizioni: "È processo a vita, giustizialismo eretto a sistema"

De Raho: "Imprese si spartiscono appalti, subito una banca dati per monitorare comportamenti"

Parlamento, scontro su libertà di stampa, Bonafede attacca FI e PD: "Quante epurazioni ai tempi di Berlusconi e Renzi!"

"La prescrizione? Così com'è aiuta i ricchi". Lettera del pm Mazzeo all'Unione Sarda: "Riforme necessarie, ma che siano concertate".

In campo il procuratore Spataro: "Legittima difesa, riforma inutile, prelude ad impunità, e libertà di stampa è sale democrazia".

Come ti truffo in nome del popolo italiano - seconda parte

  Ogni tanto si scopre che qualche magistrato salta la barricata e piuttosto che incrementare il numero delle sentenze cerca il modo di incrementare il volume del suo portafoglio. Tempo addietro a Firenze un giudice che si occupava prevalentemente di fallimenti non disdegnava di far parte di un comitato d'affari che ruotava attorno al tribunale toscano per pilotare l'affidamento di curatele e perizie. Quello che sbalordisce sono i numeri dell'inchiesta: 200 i capi di imputazione e una memoria del pubblico ministero di 2750 pagine! L'accusa: corruzione, peculato, abuso d'ufficio, falso, interesse privato in procedure concorsuali e concorso in bancarotta. Pesante la condanna richiesta:13 anni di reclusione; ancora più pesante quella inflitta: 15 anni. Tra i vari episodi contestati, uno appare particolarmente curioso e viene inesorabilmente descritto nei capi di imputazione: da un fallimento vennero prelevati un lavandino e un cesso poi trasportati a Rosano nella casa in via di ristrutturazione del giudice. Una magistrata calabrese è stata invece condannata a 14 anni e mezzo di reclusione per avere agito in maniera esattamente opposta di come avrebbe dovuto fare chi amministra giustizia. Tanto per cominciare percepiva finanziamenti dallo Stato per quasi cinque milioni di euro mediante carte false per la realizzazione di un villaggio turistico, gestito da una società della quale era socia occulta, ma non disdegnava all'occorrenza di essere remunerata in natura. Implacabile il capo di imputazione, nel quale parlava di diversi litri di olio, un agnellino e non meglio specificate derrate alimentari che introduceva furtivamente nel cofano della sua Micra, per come attestato dai poliziotti appostati nei paraggi. Per non 'abusare' del telefono cellulare in dotazione (e pagato dallo Stato), la Nostra usava schede intestate alla propria cameriera per contattare avvocati, politici e tecnici o farsi chiamare direttamente dalle parti processuali. Da una delle telefonate intercettate risulta un miserabile spaccato di debolezza umana, ma anche di odiosa insolenza, inesorabilmente incisa nei nastri: Dottoressa, vuole würstel e salciccia? E come li vuole i würstel, piccoli o grandi? Anche quando non si occupava di fallimenti, ma di misure di prevenzione, la giudice non disdegnava piccoli sotterfugi, quali per esempio fissare per l'ultimo giorno utile l'udienza di convalida di un sequestro, disponendo la notifica all'interessato presso il suo domicilio ben sapendo che lo stesso era detenuto e facendo così venire meno per un vizio di forma la validità della notifica e il conseguente sequestro.

“Giovani studenti lavoro”

Elezioni, passa emendamento alla Camera: agli avvocati il potere di autentica

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