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Cartelle esattoriali: proroga al 2022 e nuova pace fiscale. Passa con ampio consenso l'Ordine del Giorno presentato da "Fratelli d'Italia" che impegna il Governo a stoppare nuovamente le attività dell'Agenzia delle Entrate Riscossione.
Il 1° settembre sono ripartite le attività di notifica delle cartelle esattoriali e degli altri atti della riscossione rimasti congelati dall'8 marzo 2020 e fino al 31 agosto 2021, e riprendono a decorrere i termini per i pagamenti delle rate sospese per il medesimo periodo.
La conseguenza pratica più immediata dello stop alla sospensione, dopo le proroghe susseguitesi nel corso degli ultimi mesi, si avrà il 30 settembre 2021, data entro la quale bisognerà versare tutte le rate scadute nel periodo di sospensione, accanto al nuovo appuntamento con la pace fiscale.
Il Ministero dell'Economia deve ora tradurre in norme l'Ordine del Giorno, per congelare l'invio degli atti da parte della Riscossione. Bisognerà invece attendere la composizione della Legge di Bilancio 2022 per le altre novità; difficile infatti ipotizzare un nuovo decreto ad hoc nei prossimi mesi.
La nuova proroga delle cartelle esattoriali dovrà essere predisposta tenuto conto, ove possibile, delle differenti posizioni dei singoli contribuenti interessati e, ovviamente, del perdurare dello stato di difficoltà economica in cui versano famiglie e imprese a causa della crisi da Covid-19. Sono quindi sostanzialmente tre i punti sui quali il Governo è chiamato ad intervenire:
Attenzione che al momento rimane valida e resta la maxi scadenza del 30 settembre 2021; la richiesta di una nuova proroga delle cartelle esattoriali, contenuta nell'Ordine del Giorno approvato con un consenso quasi assoluto il 9 settembre 2021, appare tuttavia parziale, e lascia fuori l'appuntamento con i pagamenti delle somme rientrate nel periodo di sospensione; si ricorda infatti che entro il 30 settembre 2021 sarà necessario pagare tutte le rate relative alle cartelle sospese da marzo 2020 e fino al 31 agosto 2021.
Un appuntamento "dirimente", che prevede quale unica via d'uscita la possibilità di fare domanda di rateizzazione. La stessa data coincide poi con la nuova scadenza relativa alle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio delle cartelle, da pagare obbligatoriamente pena la revoca dei benefici della pace fiscale.
Bisogna poi evidenziare che l'approvazione dell'Ordine del Giorno da parte della Camera non ha immediati effetti pratici. Si tratta per lo più di un'indicazione al Governo, ancorché sicuramente rilevante considerando l'ampio consenso da parte dei partiti politici.
Ad oggi restano quindi impresse in calendario le date del 1° settembre, giorno in cui è ripartita in modalità graduale l'attività di notifica delle cartelle rientrate nel periodo di sospensione, e quella del 30 settembre, termine per pagare le rate sospese e quelle dovute originariamente nel mese di luglio 2020 per la pace fiscale. Attendiamo fatti e soprattutto norme concrete da parte dell'esecutivo sulla scorta dell'importante indicazione approvata dal Parlamento.
Meditate contribuenti, meditate.
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