L´algoritmo con il quale il Miur determina i trasferimenti interprovinciali del personale docente integra gli estremi di un documento accessibile e, pertanto, deve essere reso pubblico, non sussistendo al riguardo preclusioni legate alla tutela della proprietà intellettuale. Ad affermarlo è il Tar del Lazio con la sentenza 3769 depositata il 21 marzo che ha ordinato al ministero dell´Istruzione di rendere noto il sistema di calcolo finito sotto accusa per aver gestito lo scorso anno la mobilità dei docenti.
La questione dell´algoritmo della mobilità del personale docente risale allo scorso anno.
Le organizzazioni sindacali hanno fin dall´inizio duramente contestato tale metodologia automatizzata che è stata adoperata ai fini dei trasferimenti interprovinciali dei docenti, accusando il Ministero dell´Istruzione di una "gestione iniqua" della procedura, che tra l´altro aveva accusato clamorose falle, ripetutamente sanzionate dai giudici.
La questione era diventata anche oggetto di scontro politico. Il gruppo parlamentare di Possibile aveva chiesto al Miur "di rendere noti i criteri di calcolo dell´algoritmo in modo che ogni passaggio fosse trasparente" in quanto "l´algoritmo era stato responsabile di anomalie nei trasferimenti dei docenti, come nel caso della Campania dove su poco più di mille operazioni di mobilità, sono stati registrati oltre 400 errori.
Adesso il Miur sarà costretto, salvo che il Consiglio di Stato riformi sul punto la statuizione del Tar, a rendere pubblico l´algoritmo per verificare la procedura dei trasferimenti dei docenti.
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