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Il coronavirus della Giustizia, storia di una sospensione

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 Commento il decreto legge senza averne ancora letto il testo, sulla base di quanto dichiarato dal ministro stesso e di quanto letto su alcune testate.
Sono dell'idea che ci sia poco da essere soddisfatti, per come si è svolto tutto.
E non (solo) per il merito del provvedimento ( dopo la sospensione il caos....).
Quanto esporrò, frutto di personalissima interpretazione, mostra quanto lontano dalla Politica (quella con la maiuscola) sia l'Italia in questo momento.
E tanta approssimazione nuoce a tutti.
Andiamo per fasi.
Prima fase: OCF chiede la sospensione.
Il ministro tace.
Significa: non riconosco ad OCF il potere di dirmi cosa devo fare.
Seconda fase: OCF ha un moto di orgoglio e proclama l'astensione.
Significa: tu non mi riconosci interlocuzione? L'Avvocatura non ne ha bisogno.
Inizia un braccio di ferro: il ministro è forzato a decidere.
Terza fase: il ministro non ci sta e pensa ad una prima serie di provvedimenti.
La prima bozza prevedeva la sospensione solo per la cd. zona rossa e la possibilità per i distretti di regolarsi, di concerto con Autorità sanitarie e CCOOAA, sino a rinviare le udienze oltre il 31 maggio.
Significa: comando io.
Quarta fase: pressioni sul ministro. Da tutti. Anche dalla magistratura che chiede la sospensione. Fa male questo al ministro: come la tanto osannata magistratura osa mettersi contro?

 Esce la seconda bozza, che non prevede più la possibilità di rinviare per i distretti. Significa: magistrati, non ve la sentite di prendervi la responsabilità? Ve la tolgo.
Ultima fase: decreto di stanotte (di notte! Significa: c'è tensione, lo scontro è al suo acme). Sospensione feriale su tutto il territorio nazionale(pare). Per 15 giorni. Dopo decideranno i magistrati.
Significa: Bonafede cede e sospende, ma ottiene di fare pagare alla magistratura il mancato appoggio.
Nell'illustrazione ringrazia CNF E CAMERE PENALI (debolmente quest'ultima "per esempio").
Significa: ho rotto con OCF. Riconosco solo il CNF che in questa storia non mi ha disturbato. Dico a Camere Penali che l'essere stata pilatesca riguardo all'astensione é la strada che deve percorrere se vuole una interlocuzione col ministero.
Il provvedimento di ieri, quindi, è frutto di un braccio di ferro, di uno scontro tra contendenti. Non è dettato dalla necessità di fare fronte agli interessi della collettività.
Li ignora.
E se, da un lato, la sospensione feriale di 15 giorni pare sia arrivata, indigna l'arroganza permalosa di questo ministro che interloquisce solo con chi non lo contraddice.
L'OCF in questa occasione ci ha rappresentato fortemente e degnamente.
Stia col motore acceso.
Pronto a ripartire se sarà il caso.
È finito il primo round. Se non ci si alza dallo sgabello al suono della campana, si perde l'incontro
Come se non fosse mai iniziato.

Luigi Maria Vitali - Avvocato, Presidente del Coordinamento delle associazioni forensi.

 

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