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Gli Angeli custodi, unici a difendere senza procura, oggi 2 ottobre la loro festa

Gli Angeli custodi, unici a difendere senza procura, oggi 2 ottobre la loro festa

In molti testi della letteratura, cristiana e laica, sono chiamati difensori, custodi, una sorta di avvocati posti a presidio della salute, fisica, morale e spirituale, di ciascun essere umano dal momento della nascita. Il 2 ottobre è il giorno dedicato al ricordo degli Angeli. "Milioni di creature spirituali si muovono, non viste, sulla Terra, quando siamo svegli come quando dormiamo". Parole di John Milton, mentre secondo Voltaire, uno dei filosofi che, con Hobbes e Spinoza si interessò delle creature celesti, "Nessuno sa con precisione dove si trovano gli angeli, se nell'aria, nel vuoto, o nei pianeti: Dio non ha voluto che ne fossimo edotti".

In molte tradizioni religiose, un angelo è un essere spirituale che assiste e serve Dio (o gli dei) o è al servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e della sua esistenza terrena.

Tutte le maggiori religioni monoteiste (cattolici, ortodossi, protestanti, islamici, ebrei) da secoli credono anche nell'esistenza di una numerosa gerachia di angeli ribelli a Dio Creatore, comandati da Satana, fondata sulla Bibbia. Questi angeli, senza poter più cambiare idea, sono caduti una sola volta e per sempre fuori dal Paradiso, a causa della loro superbia e infedeltà, che li rese nemici dell'uomo e del creato.

La parola "angelo" deriva dal latinoangelus ed ha origine dalla parola grecaἄγγελος (traslitterazione: ággelos; pronuncia: ánghelos), traduzione dell'ebraico מלאך, mal'akh, e significa "messo", "messaggero", "servitore". Attestato nel dialetto miceneo nel XIV/XII secolo a.C. come akero, con il significato di inviato, messaggero; e, come messaggero degli Dei, il termine "angelo" appare per la prima volta nelle credenze religiose della Civiltà classica. Curioso il collegamento tra "angelo" e "angaria": prima che gli angeli biblicamente fossero messaggeri divini e, cristianamente, divenissero i custodi soccorrevoli al fianco di ogni battezzato, nell'impero persiano l'angaro era il messaggero del sovrano destinato a portare ovunque i suoi ordini: affinché potesse svolgere celermente tale suo compito, era essenziale che le strade fossero costantemente mantenute in efficienza, era dunque indispensabile l'angaria a cui erano sottoposti tutti i sudditi le cui abitazioni o i cui terreni confinavano con la via regia.

Nel Cattolicesimo gli angeli sono creature di Dio spirituali, incorporee ma personali (dotate di intelligenza e volontà propria) e immortali. La loro perfezione supera quella di tutti gli esseri visibili. Simile affermazione sull'ordine del creato si ritrova nel Vangelo:

«Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, eppure il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.»


Nel Libro di Tobia, l'Arcangelo Raffaele dichiara di non avere un corpo umano né di nessun tipo, e come lui tutti gli altri angeli:

«A voi sembrava di vedermi mangiare, ma io non mangiavo nulla: ciò che vedevate era solo apparenza»


Purtuttavia, mostrano sentimenti comuni agli esseri umani, come gradire o non sopportare certi odori, nello stesso unico passo in cui si mostra la loro capacità di bilocazione istantanea:

«L'odore del pesce respinse il demonio, che fuggì nelle regioni dell'alto Egitto. Raffaele vi si recò all'istante e in quel luogo lo incatenò e lo mise in ceppi.»


Degno di nota che l'unico esorcismo operato in tutta la Bibbia direttamente da un (arc)angelo, è quello che precede l'unione carnale di Tobia con la moglie, che gli trovò Raffaele, e gli era promessa in sposa. Infine, dai fatti narrati dell'Annunciazione e Visitazione, profeta Daniele, e introduzione all'Apocalisse sappiamo del potere degli angeli fedeli a Dio, di vedere passato e futuro.

L'esistenza degli angeli è una verità di fede confermata dalla Sacra scrittura e dalla tradizione cattolica. Secondo una definizione di sant'Agostino il termine angelo non definisce l'essere della creatura bensì l'ufficio o il compito assegnato da Dio. Sono realtà spirituali alle dirette dipendenze di Dio.

Nella Chiesa cattolica gli angeli assumono una dimensione fortemente cristologica. Essi annunciano Cristo, lo servono, ne sono messaggeri, sono creati fin dalla loro origine in funzione del suo regno e del suo disegno di salvezza e di vita.

Gli angeli hanno anche la funzione di assistere e proteggere la Chiesa e la vita umana, per questo vengono invocati nelle celebrazioni e nelle preghiere dei credenti. Sono segno della provvidenza di Dio e circondano con la loro protezione e intercessione tutta la vita umana del fedele. Secondo le parole di Gesù, ognuno ha un proprio angelo custode e quelli dei bambini e dei semplici contemplano continuamente il volto di Dio.

Secondo la Chiesa Cattolica nella Bibbia, Libro di Tobia, si legge che gli arcangeli sono coloro che siedono alla presenza di Dio, ne contemplano la gloria e lo lodano incessantemente. La Chiesa cattolica celebra la memoria di tre angeli in particolare.

Michele è a capo delle schiere celesti. È lui che scaraventò Lucifero lontano dal Paradiso. Nel Libro di Daniele (XII, 1) viene indicato come particolare protettore del popolo di Israele. Gabriele si suppone lottò con Giacobbe (Genesi XXXII), rompendogli il femore, e gli diede il nome di Israele. Apparve alla Vergine Maria, annunciandole la nascita di Gesù (Annunciazione). Raffaele è citato nel Libro di Tobia, e accompagnò Tobia nel viaggio in Mesopotamia per recuperare il denaro del padre, liberò Sara da un diavolo e favorì il matrimonio di questa con Tobia. È spesso identificato come l'angelo custode per eccellenza.

Secondo la tradizione medievale le gerarchie angeliche possono essere concepite in base alla sistematizzazione proposta dallo pseudo-Dionigi Areopagita nella sua opera De coelesti hierarchia, suddividendo gli angeli in nove "cori angelici": Angeli; Arcangeli; Archai o Principati; Potestà; Virtù; Dominazioni; Troni; Cherubini; Serafini. Sono tre serie di schiere angeliche composte ciascuna da tre tipologie di angeli i quali avrebbero funzioni, regole e compiti precisi.

Secondo Agostino di Ippona, agli angeli fu concessa da Dio la libertà di scegliere fra il bene e il male, una scelta, data la loro natura puramente spirituale, definitiva e irreversibile. Così essi si divisero fra quanti servono Dio e la gerarchia di angeli che ha come guida il demonio. Per gli angeli, esseri spirituali nel pieno auto-possesso di sé, non è possibile il pentimento, caratteristico invece della natura imperfetta e limitata degli esseri umani. Dio, quale garante del libero arbitrio umano, non consente ad angeli o demoni di interferire con la vita e le scelte dell'uomo, ciò non toglie che l'uomo possa invocare il loro aiuto attraverso la preghiera. Non invece attraverso le pratiche occulte, essendo queste gravemente immorali e risolutamente condannate dalla Sacra Scrittura.

Dal 1670 papa Clemente X, stabilisce definitivamente nel rituale cattolico la festa dell'angelo custode il 2 ottobre.

 

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