Se questo sito ti piace, puoi dircelo così
Fonte: https://www.consiglionazionaleforense.it/web/cnf/ricerca-avvocati
Inquadramento normativo: art. 17, comma 5, della legge n. 576/1980
In più occasioni il Consiglio Nazionale Forense ha chiarito che la mancata trasmissione del Modello 5 a Cassa Forense comporta conseguenze sotto due profili: quello disciplinare e quello amministrativo. Infatti, a norma dell'art.17, comma 5, della legge n. 576/1980
Casistica disciplinare
Onere della prova. Con sentenza n.382 del 21 ottobre 2024 il Consiglio ha respinto il ricorso di un avvocato iscritto all'Ente previdenziale forense sanzionato dal CDD con la sospensione dall'esercizio della professione per tre mesi per violazione del dovere di adempimento fiscale, previdenziale, assicurativo e contributivo (art. 16 del NCDF) per non aver provveduto al versamento dei contributi previdenziali, sanzioni e interessi iscritti nei ruoli esattoriali e per non aver trasmesso il modello 5 sino al 2024. Nel caso di specie, il Consiglio
La dimenticanza del commercialista non scrimina l'illecito dell'avvocato
Con sentenza n. 124 dell'8 aprile 24 il Consiglio ha escluso che, in tutti i casi in cui si è tenuti all'adempimento di obblighi di natura fiscale, previdenziale o altro, l'affidamento a un consulente di tali incombenze rappresenti motivi di esclusione della propria personale responsabilità. Ciò in quanto anche in queste circostanze spetta all'interessato verificare la effettiva esecuzione di quanto delegato ad altri, e ciò tempestivamente rispetto alle scadenze previste, per apportare eventualmente e senza indugio le rettifiche e le integrazioni del caso. Pertanto, "Il mancato invio del Mod. 5, asseritamente dovuto ad una dimenticanza del Commercialista ma in realtà dipeso da una consapevole omissione direttamente imputabile dell'avvocato, comporta la sospensione dell'iscritto a tempo indeterminato, la quale non ha natura di sanzione disciplinare ed è comminata dal Consiglio dell'Ordine ex art. 17, co. 5, Legge n. 576/1980, ferma restando l'autonoma e ulteriore rilevanza disciplinare del comportamento stesso ex art. 70 cdf (già art. 15 codice previgente), il cui giudizio è rimesso al vaglio del Consiglio Distrettuale di Disciplina" (CNF, sentenza n. 177 del 25 ottobre 2021).
Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.
Il mio nome è Anna Sblendorio. Sono una persona curiosa e creativa e mi piace il contatto con la gente. Amo dipingere, ascoltare musica, andare a teatro, viaggiare e passare del tempo con la mia famiglia ed i miei amici. Nel 2008 mi sono laureata in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Bari "Aldo Moro" e successivamente ho conseguito l'abilitazione per l'esercizio della professione da avvocato. Nel corso degli anni ho collaborato con diversi centri di formazione occupandomi di tutoraggio in materie giuridiche e nel 2022 ho iniziato a collaborare con la testata giuridica online www.retidigiustizia.it.