Se questo sito ti piace, puoi dircelo così

Dimensione carattere: +

Concluso vertice Mga-Cassa: si dialoga ma ancora nulla di fatto, qui il documento. Domani tocca ad asse Catania-Napoli

Dialogo aperto, riconoscimento delle due parti della importanza dell´incontro in un momento di straordinaria crisi della categoria, disponibilità di Cassa Forense a considerare le proposte elaborate e presentate da Mga - tra cui la abolizione del contributo integrativo minimo - e conseguente aggiornamento al 21 marzo, primo giorno di primavera.
Così, in poche righe, potrebbe sintetizzarsi quanto accaduto nello atteso vertice tenutosi nel pomeriggio di oggi nella sede di Cassa Forense, cui hanno partecipato Cosimo Matteucci, Antonino Garifo e Anna Maria Forte (rispettivamente presidente e responsabili dei dipartimenti "previdenza e assistenza" e "politiche sindacali" della associazione) e - per la Cassa - il suo presidente Nunzio Luciano, il vice Walter Militi e i componenti del cda Roberto Uzzau e Giuseppe Larosa Monaco.

In esito all´incontro, nel cui corso Mga ha avuto modo di presentare agli organi di Cassa la propria organica proposta di "riforma previdenziale e assistenziale", è stato stilato un comunicato stampa nel quale Mga, ha sintetizzato l´esito del dibattito, conclusivamente aggiornandosi al 21 marzo.















Nessun riferimento esplicito, invece, nel comunicato-verbale, ad una delle questioni più controverse di questi ultimi tempi, quella relativa al trattamento economico auto attribuitosi dai componenti degli organi di Cassa che, oltre a risultare indigesto a gran parte degli iscritti, era stato censurato dalla stessa associazione, che ne aveva chiesto l´eliminazione.
Allo stato, mancando ulteriori dichiarazioni dei partecipanti, non è dato sapere se la questione sia stata discussa e in che termini.
Anche se potrebbe suscitare qualche perplessità che gli organi di Cassa Forense, pur conoscendo la proposta di riforma previdenziale e assistenziale di Mga (perchè di tale pregressa conoscenza è dato atto nel verbale sottoscritto dalle due parti) abbiano deciso di aggiornare la seduta ad una data relativamente distante, questa circostanza potrebbe invece essere interpretata come un segnale di grande attenzione nei confronti di una proposta - quella avanzata da Mga - che potrebbe essere anche parzialmente accolta ma che, ovviamente, richiede una istruttoria completa dal punto di vista tecnico e le decisioni da parte degli Organi competenti, in particolare il Cda.

Certamente da salutare positivamente l´inizio di un confronto che potrebbe preludere a decisioni importanti, pur lasciando un po´ delusi quanti si aspettavano fin da subito segnali decisi di responsabilità da parte degli Organi di Cassa, che invece, stando al tenore delle dichiarazioni contenute nel documento, se ne sono ben guardati.
Si sarebbe potuto pensare, nelle more della conclusione della discussione, ad una sospensione della prima rata del contributo scadente il 28 febbraio quanto meno per i percettori di reddito medio-bassi (proposta, in realtà, avanzata non da Mga ma da altri movimenti) oppure ad un congelamento nella erogazione delle indennità di carica ma nulla di tutto questo è accaduto.
Una situazione - e un comportamento - che lascia francamente sgomenti, se si considera il momento particolare che sta vivendo l´avvocatura italiana, culminato in proteste inedite e clamorose che, da Catania e Napoli, si sono diffuse a macchia d´olio in tutto il paese, e se si considera, ancora, il sospetto, per dirla con prudenza, di una illegalità del sistema di definizione e di riscossione dei contributi minimi, in quanto, così è stato dimostrato, il regolamento della Cassa contrasta sul punto con la fonte primaria.
Movimenti, questi ultimi, da Nad ai Colleghi etnei (con le loro 20mila firme) con i quali Cassa Forense sarà costretta a fare i conti fine da domani, perchè proprio domani si terrà un ulteriore incontro con una delegazione di rappresentanti di queste associazioni e movimenti che non lascia presagire un clima di distensione.
L´incontro si terrà domani alle 11 e
la delegazione - secondo quanto scritto da GoffredoD´Antona - sarà composta da Vanna Renella e Giuseppe Fera (Napoli) Daniela Nazzaro (Roma) Monica Foti (Catania) e Franco Longo (Genova).
"Non andiamo li per discutere ma per rappresentare l´assoluto distacco di migliaia e migliaia di avvocati di diverse fasce reddituali e di età e depositare le richieste che ci sono pervenute in queste settimane" ha scritto ancora D´Antona che ha chiosato "Per cambiare la Cassa occorrono modifiche legislative, quello che noi possiamo fare adesso è dire basta. Il nostro pensiero è che per cambiare le cose bisogna creare le condizioni per cambiarle".

 

Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.

Renella (Foro Napoli): "Portiamo alla Cassa il nos...
Sia approvata la legge sulla tortura. Ilaria Cucch...

Cerca nel sito