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Sospensione feriale avvocati, M.G.A.: "Riforma inutile, sia ripristinata disciplina preesistente"

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Un sasso scagliato nelle acque stagnanti della politica forense. Una proposta apparentemente buttata giù, nel web, in giorni di fine agosto che preludono ormai alla piena ripresa dell'attività degli avvocati e giudiziaria in generale, ma che intercetta un comune sentire della quasi totalità dei professionisti. NAon solo avvocati ma anche praticanti, magistrati, personale delle cancellerie, che da pochi anni, da quando cioè il governo ha deciso di spostare il termine di sospensione feriale dei termini processuali dal 16 settembre all'1 settembre (ed è finita bene, perché l'originaria proposta prevedeva un abbattimento di ulteriori 10 giorni, portando a 20 appena il periodo complessivo di sospensione dell'attività giurisdizionale), sono di fatto costretti ad un precipitoso ritorno nei propri studi e nelle aule dei Tribunali, nonostante, nei fatti, anche dopo la riforma i magistrati, tranne pochissime eccezioni, si siano  guardati e si guardino bene dal fissare udienza agli inizi di settembre; nonostante, in realtà, gli avvocati non vadano mai, tra procedimenti cautelari e comunque legati a ragioni di urgenza, in ferie; e nonostante, soprattutto, ed è il dato più importante, la riforma non abbia prodotto alcun risultato, piccolo anche quanto solo un topolino, non essendo stata foriera di alcuna accelerazione nella gestione e conclusione dell'attività giurisdizionale.

Un comune sentire, a cui ha dato voce MGA, nella persona della sua dirigente, componente dell'ufficio nazionale di presidenza, Valentina Restaino, che ha pubblicato nella bacheca del sindacato forense, molto noto per aver perorato, negli ultimi tempi, la serissima questione dello sfruttamento del lavoro all'interno dei grandi studi legali, un post che nel giro di poche ore ha registrato l'unanime sostegno degli avvocati, non solo di quelli iscritti al movimento, ed alimentato molteplici convergenze per fare in modo che la questione di ripristino del termine previgente alla riforma possa rapidamente essere positivamente esaminata dall'attuale maggioranza e dal ministero della giustizia. Riportiamo integralmente il testo del post:

 "La riduzione del termine di sospensione feriale, ormai è evidente, è stato solo un spot pseudoefficientista per dare l'impressione che il vecchio governo si occupasse in qualche modo del corretto funzionamento della Giustizia.

E' altrettanto evidente che il risibile spot elettorale (peraltro fallito miseramente, visti i risultati dell'ex partito di maggioranza) non ha prodotto alcun miglioramento nei tempi dei processi; ma ha avuto l'unico effetto di ridurre il periodo di riposo per una classe di lavoratori, gli avvocati soltanto, già sottoposti dalla legge professionale, dai suoi balzelli, dalla cassa di previdenza e dalla crisi ad uno stress psicologico impressionante non ripagato dai redditi sempre più in picchiata.

Che ne direste di una proposta di legge volta a ripristinare la sospensione sino al 15 settembre?
A vostro giudizio il parlamento gialloverde potrebbe considerare con favore la proposta?"

La proposta è stata quindi lanciata, e al di di là delle valutazioni di ordine strettamente politico della proponente, non sussiste, a nostro parere, alcun dubbio che essa sia fondata su solide ed evidenti ragioni, che potrebbero essere positivamente riscontrate dal governo in carica. Su questo, è aperto il dibattito. Che Speriamo possa portare ad un impegno unanime, soprattutto dell'avvocatura di base, che può, fin dal prossimo anno, conseguire un importante risultato.

 

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