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Salvatore Settis, “Il mondo salverà la bellezza?” Per salvare il Bene Comune
Nel 2015, l'Editore Ponte alle Grazie, dava alla stampa un interessantissimo volumetto del prof.Salvatore Settis, "Il mondo salverà la bellezza?", con un sottotitolo altrettanto interessante: "Responsabilità, anima, cittadinanza", e con una prefazione di Giulia Maria Mozzoni Crespi, scomparsa lo scorso mese di luglio, imprenditrice, presidente onoraria, e fondatrice, del Fondo Ambiente Italiano (FAI), una "fondazione, senza scopo di lucro" che dal 1975 "… agisce per la tutela, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e naturale".
Salvatore Settis è presente nelle migliori Accademie italiane ed estere, insegnante alla Normale di Pisa, con una ricca bibliografia sugli studi e sulle ricerche della "… storia dell'arte antica, storia della tradizione classica, dell'iconografia e dell'arte religiosa in Europa dal Medioevo al Seicento". Ma negli ultimi tempi lo troviamo impegnato ad animare quei valori che, dopo il boom del secondo dopo guerra, sono entrati in crisi in Italia, e non solo: "Responsabilità, anima, cittadinanza", nei confronti dell'Ambiente. Valori ignorati dalla politica che hanno provocato in Italia, una "svendita del patrimonio culturale", di immense proporzioni, invadendo e, svendendo, appunto, uno dei più importanti beni comuni.
Oltre a numerosi articoli il prof.Salvatore Settis, con due libri aveva scosso, all'alba del Terzo millennio, le coscienze degli italiani: "Italia S.p.A. L'assalto al patrimonio culturale". Torino, Einaudi 2002 e "Battaglie senza eroi. I beni culturali tra istituzioni e profitto" , Milano, Electa, 2005.
L'Azienda Agricola "Cascine Orsine", in provincia di Pavia, dove si produce solo ed esclusivamente bio, è proprietà della famiglia di Giulia Maria Mozzoni Crespi, con una bella insegna: una "rana … dove ancora cantano le rane c'è più sapore, più salute, più energia e più felicità". Ogni anno si tiene, nell'Azienda, un corso "verso il mondo sociale e agricolo". Nel 2014 è stato invitato il prof. Settis e della sua "lectio magistralis", è nato questo libro. "Vorrei parlarvi oggi di etica privata, di etica individuale e di etica pubblica e della necessaria convergenza dell'etica collettiva (o pubblica) con l'etica individuale". E' l'incipit, il filo rosso su cui si svolge l'intera lezione. Un incipit che rende attenti gli interlocutori perché l'Oratore è ben cosciente che sta introducendo temi sui quali diverse sono le opinioni, diversi gli atteggiamenti delle persone nel voler riconoscere che tutto ciò che è stato fatto non prescinde dalle responsabilità di ognuno di noi. Nel bene come nel male. Ma in questa occasione è necessario affrontare i problemi tentando "una convergenza tra le diverse mentalità e concezioni del mondo, tra un approccio laico e religioso ai problemi di oggi".
E' un appello alla coscienza dell'uomo affinchè ci si renda conto che molti, e quasi definitivi, sono i pericoli che sta attraversando la nostra "Terra", nonostante la denuncia parta da molto lontano. Da un bellissimo Costituto del Comune di Siena, 1309 che recita: "Fra li studi e solicitudini che procurare si debbono per coloro, che intendono al governamento de la città, è quello massimamente che si intenda a la bellezza della città, perché la città dev'essere onorevolmente dotata e guernita, tanto per cagione di diletto et allegrezza ai forestieri quanto per onore, prosperità e accrescimento de la città et de' cittadini di Siena"; ad una dichiarazione di Jacques Maritain, filosofo francese, a Città del Messico il 6 novembre 1947, in occasione della seduta inaugurale dell'Unesco: "E' urgente elaborare un pensiero comune pratico, uno stesso insieme di convinzioni volte all'azione, innescata dai principi del bene comune e indirizzata alla politica". La guerra era terminata da due anni, il clima era quello della "guerra fredda", che vedeva contrapposte i Paesi dell'Europa Occidentale con quelli dell'Europa Orientale.
In questo quadro iniziale e con un'affermazione perentoria, "Io vorrei dire piuttosto che la bellezza non salverà il mondo se noi non salviamo la bellezza", inizia la lectio magistralis del prof. Settis con riferimenti e testi laici, di cui abbiamo riferito, e quelli religiosi, che iniziano con una citazione di Isaia (5,8,9): "Guai a voi che ammucchiate casa su casa e congiungete campo a campo finché non rimanga spazio e restate i soli ad abitare la Terra. Ha parlato alle mie orecchie il Signore degli eserciti. Edificherete molte case ma resteranno deserte per quanto siano grandi e belle, e non vi sarà nessuno ad abitarle". Profezia verificatasi con agghiacciante puntualità. Infatti nel 2014 gli appartamenti sfitti in Italia superavano i sette milioni. Ma i riferimenti biblici non finiscono qui. Tutt'altro! Incontreremo ancora il Levitico, gli evangelisti Marco, Matteo e Luca. E non manca nemmeno una citazione del papa Gregorio XIII (1574) che con la sua costituzione apostolica(1574) "… sottopose a rigoroso controllo tutta l'attività edilizia privata negli Stati pontifici, proclamando sin dalle prime righe l'assoluta priorità del bene e del decoro pubblico sull'avidità ('cupiditates') e sui profitti ('commoda') dei privati". E' impressionante leggere, attraverso dotte citazioni, ricorsi a costituzioni e legislazioni, di battaglie quotidiane di persone di molti Paesi, pensiamo, soprattutto, all'Amazzonia, alle Filippine per la salvaguardia della biosfera e ai cambiamenti climatici, emerga una quadro in cui nessuno possa tirarsi fuori e dire: io non sapevo. Apprendiamo che il nuovo governo presieduto da Mario Draghi, e che dovrebbe nascere nelle prossime ore, su sollecitazione di Beppe Grillo, avrebbe promesso che sarà istituito il Ministero della transizione ecologica, come in Spagna, in Francia e in qualche altro paese europeo, che deve organizzare ogni intervento per la salvaguardia dell'Ambiente, del Clima e del Territorio. E questo dopo che la politica per decenni ha pensato ad altro.
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