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Prorogato anche il Bonus Investimenti Sud

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Altra buona novella dalla Legge di Bilancio 2020 per le imprese che intendono effettuare investimenti in beni strumentali nuovi nel corso dell'anno; non è stata infatti prevista alcuna modifica alla disciplina agevolativa del cosiddetto Bonus investimenti al Sud.

Infatti l'art. 1 comma 319 della Legge n. 160/2019 (legge di bilancio 2020) ha prorogato al 31 dicembre 2020, senza alcuna modifica alla disciplina agevolativa, il credito d'imposta di cui all'art. 1 commi 98-108 della Legge n. 208/2015, spettante alle aziende che acquistano beni strumentali nuovi facenti parte di un progetto di investimento iniziale e destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Si ricorda che il credito d'imposta spetta esclusivamente ai titolari di reddito d'impresa, indipendentemente dalla forma giuridica, dal regime contabile adottato e dagli aspetti dimensionali. Sono però escluse dall'agevolazione le imprese che operano nei seguenti settori: industria; siderurgica e carbonifera; costruzione navale; fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche; creditizio, finanziario e assicurativo. Sono inoltre, sempre escluse, le aziende che vertono in difficoltà finanziarie.

Anche la misura dell'agevolazione risulta invariata: il credito d'imposta è attribuito nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale. Pertanto, giusta circolare dell'AdE n. 12/2017, paragrafo 2.2 abbiamo:

- per le Regioni Calabria, Puglia, Campania, Sicilia, Basilicata e Sardegna, l'intensità massima dell'aiuto è pari al 45% per le piccole imprese, al 35% per le medie imprese, al 25% per le grandi imprese;

- per le Regioni Abruzzo e Molise, l'intensità massima dell'aiuto a finalità regionale è pari al 30% per le piccole imprese, al 20% per le medie imprese, al 10% per le grandi imprese.

L'intensità massima di aiuto prevista per il costo complessivo dei beni agevolabili deve essere al massimo pari, per ciascun progetto di investimento, a tre milioni di euro per le piccole imprese, 10 milioni di euro per le medie imprese e 15 milioni di euro per le grandi imprese.

Le aziende che intendono avvalersi del credito d'imposta devono sempre presentare apposita comunicazione all'Agenzia delle Entrate sulla base di un apposito modello, approvato, da ultimo, con provvedimento n. 306414/2017, ma che sarà sicuramente oggetto di ulteriori modifiche a seguito della proroga prevista dalla legge di bilancio 2020. La comunicazione deve essere presentata all'Agenzia delle Entrate direttamente da parte dei soggetti abilitati o tramite i soggetti incaricati, esclusivamente in via telematica, mediante l'apposito software disponibile gratuitamente sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Qualora non sussistano motivi ostativi, l'Agenzia delle Entrate comunica l'autorizzazione all'utilizzo in compensazione del credito d'imposta.

L'agevolazione ottenuta è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24, con codice tributo – 6869 -, attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline), a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d'imposta.

La circolare dell'AdE n. 34/2016, al paragrafo 6, afferma che il credito d'imposta concesso rappresenta un elemento di reddito tassabile ai fini IRPEF, IRES e IRAP. Nello specifico, nonostante la citata circolare non definisca la natura dell'incentivo, dovrebbe trattarsi di un contributo in conto impianti, la cui tassazione depotenzia gli effetti positivi e ridisegna l'agenda degli investimenti aziendali.

La legge di bilancio proroga al 2020 anche altre agevolazioni fiscali, tra cui si segnalano:

- il credito d'imposta per la partecipazione di PMI a fiere internazionali di cui all'art. 49 comma 1 del D.L. n. 34/2019 convertito;

- il credito d'imposta, di cui all'art. 18-quater del D.L. n. 8/2017, riconosciuto alle imprese per l'acquisto di beni strumentali nuovi per i Comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici;

- il credito d'imposta, di cui all'art. 1 commi 621 ss. della L. 145/2018 per le erogazioni liberali destinate a interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche, il cosiddetto - Sport bonus -.

Mi raccomando di non confondere il Bonus per investimenti al Sud dal nuovo credito d'imposta che ha sostituito il super ed iper ammortamento, previsto dall'art. 1 commi 184-197 della legge di bilancio 2020; i due provvedimenti sono assolutamente autonomi e cumulabili nel caso in cui l'investimento soddisfa i requisiti richiesti da entrambe le norme.

Meditate contribuenti, meditate.

 

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