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250mila e solo 25mila in bonis, gli altri nei guai. L´ex Presidente di Cassa Forense parla di O.C.F. e di una "previdenza dimenticata"

Intervento dell´avv. Paolo Rosa, past president di Cassa Forense.
"250 mila avvocati, dei quali 25 mila in bonis, ben rappresentati a tutti i livelli; e 225 mila in difficoltà, privi di rappresentanza, soli, ma con molti leoni alla tastiera"
Al Congresso di Rimini muore l´OUA e nasce l´OCF: l´organismo preposto ex art. 39 L. 247/2012 ad attuare i deliberati del Congresso Nazionale Forense.
Il Congresso Nazionale Forense è la massima assise dell´Avvocatura italiana nel rispetto dell´identità e dell´autonomia di ciascuna delle sue componenti associative. Tratta e formula proposte sui temi della giustizia e della tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, nonché le questioni che riguardano la professione forense.
Il Congresso Nazionale Forense delibera autonomamente le proprie norme regolamentari e statutarie, ed elegge l´organismo chiamato a dare attuazione ai suoi deliberati.
All´assemblea del 17 e 18 novembre 2017, OCF ha, tra il resto, deliberato di chiedere al CNF di pronunciarsi formalmente entro la fine di novembre sulla sua volontà di considerare le spese del Congresso e quelle di OCF come funzionali alla realizzazione delle sue competenze istituzionali; in caso contrario, e al fine di superare il clima di incertezza relativo al tema che a oggi ha impedito all´OCF, a un anno dalla sua formale costituzione, di espletare pienamente le proprie funzioni, l´ufficio di coordinamento ha avuto mandato di chiedere la convocazione di una immediata sessione ulteriore del Congresso per rendere chiare le regole che riguardano l´erogazione del contributo.
OCF ha deliberato altresì di ampliare i temi del prossimo Congresso, in programma a Catania a ottobre 2018, includendone alcuni particolarmente sentiti dall´Avvocatura, tra cui la difesa della giurisdizione e del ruolo nell´avvocato nel processo e il rispetto e piena attuazione dell´art. 5, della Costituzione per contrastare le tendenze di accentramento in materia di geografia giudiziaria.
OCF ha altresì indetto per il 16 febbraio 2018 la giornata della dignità e dell´orgoglio dell´Avvocatura e della salvaguardia delle tutele per manifestare a salvaguardia della professione forense quale strumento di composizione delle distorsioni sociali e del mercato; per l´irrinunciabilità della tutela giudiziaria dei diritti; per l´autonomia e l´indipendenza dell´Avvocatura e il diritto alla giusta remunerazione della prestazione professionale.
La delibera rende chiaro il contratto tra OCF, da un lato, e CNF, dall´altro, e le difficoltà dell´Avvocatura che si agita ma non si mescola.
Nulla di nuovo, mi verrebbe da dire, sotto il sole italiano!
L´esperienza dell´OUA e l´esperienza dell´OCF dimostrano che l´Avvocatura ha bisogno di un unico organismo di rappresentanza che, a mio giudizio, dovrà essere il Consiglio Nazionale Forense diviso in due sezioni: una giurisdizionale e l´altra di rappresentanza dell´intera Avvocatura italiana, eletto con suffragio universale dall´intera base.
Il Congresso di Catania non potrà ingabbiare ancora una volta l´Avvocatura su temi decisi da pochi a tavolino anche perché, uno dei problemi più sentiti oggi dall´Avvocatura italiana e cioè quello previdenziale, mi risulta semplicemente dimenticato.
Agitato, non mescolato va bene per il Vodka Martini di Jeans Bond ma non per l´Avvocatura italiana."
Avv. Paolo Rosa

 

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