Internet: rispettare diritto d´autore educando a legalità

"Il valore dell´industria creativa in Italia produce 47 miliardi di euro, pari al 2,9 per cento del Pil. Sono impiegati nel settore quasi un milione di addetti, la stragrande maggioranza è composta da giovani tra i 15 e i 30 anni. Bisogna insegnare ai giovani del futuro e del presente l´utilizzo lecito dei prodotti che si trovano nella rete". Sono le parole dell´avvocato Maria Grazia Maxia, esperta di diritto d´autore e dello spettacolo, consigliere di sorveglianza della Società italiana autori editori (Siae) e presidente della Federazione Autori, intervenuta il 15 marzo scorso nel corso del convegno "Non spegnere la musica. Rispetta il Diritto d´Autore", promosso proprio dalla Federazione Autori e dalla Siae, in collaborazione con il Comando Regionale Sardegna della Guardia di Finanza.
Un convegno per fare il punto sul futuro del diritto d´autore e su come proteggerlo. "La cultura può essere protetta con la legalità - ha evidenziato il compositore e presidente della Commissione musica della Siae, Mario Lavezzi - un libro o una canzone sembrano ormai di tutti, ma non è così. La realizzazione di un cd è un processo economico, non dà lavoro solo agli artisti ma c´è un indotto che nessuno considera. Non possiamo perdere un diritto fondamentale".
Dello stesso avviso il procuratore generale della Corte d´Appello di Cagliari, Roberto Saieva. "Prima la pirateria si combatteva con il lavoro delle forze dell´ordine sui luoghi di produzione ma adesso la diffusione dei prodotti avviene per via elettronica in un unico contesto multimediale. Agli autori viene riconosciuto dal popolo del web un ruolo marginale, popolo che usufruisce gratuitamente dei prodotti".
Secondo il comandante regionale della Guardia di finanza, generale Umberto Di Nuzzo, "la strategia complessiva per combattere la pirateria, oltre al normale contrasto, deve basarsi anche sull´educazione alla legalità che noi stiamo portando avanti nelle scuole".

Fonte: Ansa