Di Maio agli avvocati: "Sospenderemo pagamenti a Cassa Forense nei primi anni di professione, tutele necessarie"

Ho tanti amici avvocati e ho parlato con loro. Mi hanno detto delle enormi difficoltà della professione ed è per questo che stiamo pensando che, così come accadeva 15 anni fa, è necessario che, almeno per i primi anni della professione, siano "sospesi i pagamenti dei giovani avvocati alla cassa forense".

Parola non di un rappresentante di una associazione dell'avvocatura di base, e neppure di un sindacalista. A proferire, poche ore fa, queste parole, è stato il vice premier e ministro del lavoro Luigi Di Maio, che ha sollevato una vera e propria standing ovation tra i giovani avvocati intervenuti, in gran numero, al convegno, in corso a Napoli, dal titolo "La Carta dei diritti e dei professionisti: semplificazioni e proposte per i giovani avvocati".

«Il mondo del lavoro sta cambiando. C'è una tendenza al ribasso dei salari per renderli competitivi con le macchine che stanno sostituendo i lavoratori. Il nostro impegno è far sì che i diritti minimi dei lavoratori vengano rispettati perché senza diritti minimi ci saranno nuovi schiavi. Chi lavora deve guadagnare. E allora vanno messi dei paletti per consentire i diritti dei professionisti e per tutelarli» ha aggiunto Di Maio che ha concluso «Se voi non avete un minimo di serenità economica, una famiglia non ve la fate».

 il vice premier, di fronte ad una platea interessatissima, ha toccato anche i nodi principali della vita politica ed in particolare la questione della riforma del sistema prescrizione che tante perplessità aveva suscitato proprio tra i ranghi dell'avvocatura. La riforma, ha auspicato, ci sarà ma nella "condivisione"