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Con la sentenza in commento, la n. 6609 depositata lo scorso 20 febbraio, la Corte di Cassazione precisa quale sia l'elemento oggettivo e l'elemento soggettivo della contravvenzione di abbandono di animali.
Nel caso sottoposto al suo esame, la Corte ha ritenuto infatti che i giudici di merito abbiano correttamente applicato la disposizione e che si fosse configurata la fattispecie di abbandono di cui erano stati accusati due ex coniugi che avevano abbandonato il proprio cane legandolo ad un palo presso il presidio sanitario.
In particolare, l'ex marito si era allontanato per lavoro e aveva lasciato il cane alla custodia della ex moglie che lo aveva materialmente abbandonato, con le modalità indicate nella sentenza.
Il ricorrente riteneva che difettassero gli elementi costitutivi della fattispecie, considerato che il cane non si era mai trovato in pericolo e che comunque non era stato sprovvisto di custodia e cura.
Di diverso avviso i giudici di legittimità.
Hanno ricordato, infatti, che "integra la contravvenzione di abbandono di animali (art. 727 c.p., comma 1) la condotta di distacco volontario dall'animale, che consiste nell'interruzione della relazione di custodia e di cura instaurata con l'animale precedentemente detenuto, lasciandolo in un luogo ove non riceverà alcuna cura, a prescindere dalla verificazione di eventi ulteriori conseguenti all'abbandono, quali le sofferenze o la morte dell'animale, eventi che fuoriescono dal perimetro della tipicità disegnato dalla norma incriminatrice."
Trattandosi peraltro di una contravvenzione, il fatto è punibile sia a titolo di dolo che di colpa.
Da ciò ne consegue pacificamente anche la punibilità a titolo di dolo eventuale.
Nel caso di specie, l'imputato era ritenuto concorrente nella condotta della ex moglie che, quale autrice materiale, aveva operato nei fatti l'abbandono.
Egli era stato dunque ritenuto responsabile a titolo di dolo eventuale in quanto aveva accettato la possibilità che la moglie, cui aveva affidato la custodia del cane, lo abbandonasse.
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Sono un giovane avvocato presso il foro di Siena.
Mi sono laureata presso l'Università degli Studi di Siena nel 2015 in diritto penale amministrativo e responsabilità degli enti giuridici (d.lgs. 231/2001).
Presso lo stesso Ateneo ho conseguito il diploma presso la scuola di specializzazone per le professioni legali nell'estate del 2017.
La mia passione per i viaggi e per la tutela dei diritti, mi ha portato più volte in Africa al seguito di progetti di cooperazione internazione insiema alla mia famiglia.
Amo leggere, studiare e mi interesso di tutto ciò che può essere chiamato cultura a partire da quella classica fino alle tematiche di maggior attualità.