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ll Dubbio, un salasso di 2 milioni. Lanciata la petizione: nel 2019 chiudiamolo!

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E quindi nel 2019 ci trascineremo anche questo problema. Dopo i contributi iniqui di Cassa Forense, che avremmo potuto respingere bocciando i delegati uscenti, invece di confermarli tutti ; dopo l' operazione Poseidone, che avremmo potuto risolvere se le nostre istituzioni fossero scese in campo per sostenere Ilaria Gadaleta e i Colleghi della GS Inps; dopo la riforma della " in-giustizia" , che avremmo potuto evitare se alle Manifestazioni di Roma e Bari avessimo partecipato a migliaia, al fianco del Presidente UCPI Giandomenico Caiazza ; dopo la fatturazione elettronica, che ci ha visti tutti proni in attesa dell'entrata in vigore (tranne poche contestazioni , come quella del garante privacy) ; ecco che anche il Dubbio continueremo a ritrovarcelo anche nel 2019, tra i problemi dell' Avvocatura. E perché ? 


 Perché nessuno ha fatto nulla dopo le denunce che Giuseppe Caravita pubblicò in questo giornale , nonostante lo strepitoso successo del pezzo. Nulla è accaduto al Congresso di Catania, il cui ordine del giorno è stato blindato da un CNF che sta ancora cercando l' Avvocato in Costituzione .E nulla hanno fatto i COA , che avrebbero potuto decidere di non pagare più l' abbonamento al Dubbio, come ha fatto Napoli, e invece lo pagano quasi tutti !
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E quindi, mentre le statistiche dicono che 2 Avvocati su 3 fanno la fame (145 mila sono sotto i 20 mila euro annui), il CNF spreca 2 milioni di euro per un giornale autoreferenziale, costoso e in perdita! Capisco che a via del governo vecchio abbiano parecchio da fare in questi giorni , tra consiglieri ineleggibili che rischiano di perdere le indennità che si sono assegnati ; consiglieri impegnati a fantasticare su un modo per ignorare le SU ; consiglieri che passeggiano a piazza del Parlamento; consiglieri in conflitto di interessi e consiglieri trombati... Insomma capisco, ma forse una firmetta su questa petizione potrebbero metterla, impegnandosi con l'anno nuovo a chiudere il Dubbio (anche per evitare l'onta di portare i libri in tribunale) e a destinare quelle somme in progetti di effettivo sostegno del reddito degli Avvocati, come ad esempio, a mio modesto avviso, per la costituzione di un Fondo di Garanzia per i crediti degli iscritti, al pari del Fondo di garanzia Inps.
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 Ecco ora la lettera della collega Irene Badaracco :
"L' Associazione Forense Voltaire è promotrice della petizione finalizzata alla raccolta firme degli Avvocati iscritti all'Albo nazionale forense per chiedere al CNF di chiudere "Il Dubbio", il quotidiano generalista diretto da Piero Sansonetti, pubblicato in formato cartaceo e digitale, interamente finanziato dal CNF con la quota annuale obbligatoria versata agli Ordini distrettuali da tutti noi Avvocati, costato dal 2015 ad oggi oltre due milioni di euro.Dalle notizie diffuse, risulterebbe che il CNF e la propria Fondazione FAI – Fondazione Avvocati Italiani abbiano costituito la società di capitali Edizioni Diritto e Ragione s.r.l., con il compito di provvede alla pubblicazione del quotidiano.La suddetta società di capitali ha quale socio unico la F.A.I. ed è presieduta dall'Avv. Mascherin, attuale Presidente del CNF.Al fine di consentire la diffusione del quotidiano i componenti del CNF, con il direttore responsabile, hanno partecipato a numerose riunioni degli Ordini distrettuali, invitandoli ad offrire contributi ovvero ad abbonare "di ufficio" gli iscritti ai rispettivi albi, facendo in tal modo pagare due volte il quotidiano agli Avvocati.Vogliamo che il CNF torni ad occuparsi esclusivamente delle proprie finalità istituzionali, secondo il dettato della legge 247/2012, ossia "garantire il rispetto dell'Ordinamento professionale e delle regole deontologiche" "con finalità di tutela dell'utenza e degli interessi pubblici connessi all'esercizio della professione e al corretto svolgimento della funzione giurisdizionale", ex art. 24, potendo, ai sensi dell'art. 35 della legge citata, curare "mediante pubblicazioni, l'informazione sulla propria attività e sugli argomenti d'interesse dell'avvocatura" (lett. p).Vogliamo che Il Dubbio venga immediatamente chiuso e che parte dei fondi, attualmente impiegati per finanziare una iniziativa editoriale tanto illegittima quanto costosa e fallimentare, venga utilizzata per la creazione di un portale di accesso online gratuito, fruibile da tutti gli Avvocati iscritti all'Albo nazionale forense anche su smartphone tramite App, con il quale gestire, in mobilità e nel rispetto della normativa sulla privacy, la banca dati online della giurisprudenza di merito e legittimità, edita da una primaria casa editrice specializzata, messaggistica cifrata, fascicoli telematici personali, firma digitale e PEC gratuite.Riteniamo che tutti gli Avvocati debbano avere pari opportunità.Per questo ci rivolgiamo a tutti gli Avvocati iscritti all'Albo nazionale forense chiedendo loro per la prima volta di esprimere la propria opinione firmando la petizione lanciata dall'Associazione Forense Voltaire dal titolo "Avvocati: Chiudiamo Il Dubbio! Creiamo un portale online gratuito per gli Avvocati", tramite internet via @ChangeItalia o utilizzando il seguente link http://chng.it/WVKYSJf8 Il Direttivo Avv. Paola Chiovelli Avv. Irene Badaracco Avv. Maria Michela de MatteisAvv. Fabrizio Perfumo "

 

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