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"Ancora una volta è stata una donna ad essere oggetto di un atto denigratorio". Sono le parole della presidente dell'associazione "Il Filo di Seta" di Vittoria, Rosa Perupato, dopo il vile attacco mediatico, meglio dire le minacce attraverso il web, ai danni della senatrice a vita Liliana Segre da qualche giorno sotto scorta. Un episodio che ha generato un eco comune di disapprovazione contro coloro che hanno alzato la "mano" verso una donna che è scampata alla morte. Anche l'associazione vittoriese, da anni impegnata contro ogni forma di violenza sulle donne, si è sentita chiamata in causa e ha voluto far sentire la sua voce. "Dopo aver letto la notizia dell'episodio accaduto al Parlamento alla senatrice Segre – ha dichiarato la presidente Rosa Perupato – come associazione che ci occupiamo di donne a 360 gradi, abbiamo sentito l'esigenza di farle sentire tutto il nostro sostegno". Per la presidente dell'associazione vittoriese quanto accaduto "è stato spregevole". "Non voler accettare la sua proposta di istituire una commissione antirazzismo - ha aggiunto – non ha scusante. Il Parlamento si è mostrato insensibile e disumano di fronte ad una donna scampata alla morte in un lager. In quella sede e in quell'occasione tutti avrebbero dovuto alzarsi in piedi in segno di rispetto e ammirazione. Invece non è avvenuto niente di tutto questo ed è stato vergognoso".
Poi ha aggiunto "si tratta di un'altra forma di violenze subdola ma altrettanto oltraggiosa ed è per questo che abbiamo sentito l'esigenza di scrivere una mail alla senatrice a rimarcare il nostro motto -Donne unite per una Donna con la D maiuscola!-".
"Gentilissima Senatrice Liliana Segre,
a nome delle socie dell'associazione "Il Filo di Seta" che rappresento da ben 12 anni, sento di farle giungere il nostro sostegno. Il nostro plauso va ad una donna che ha saputo fare della personale tragedia un volano per una società più buona, inclusiva, umana. Il nostro plauso va ad una donna che ha dato voce alle vittime di violenza; ad una donna esempio di eleganza e di stile in un Parlamento diventato - mercato - e, che, con il proprio silenzio non ha fatto altro che rafforzare il rifiuto di tutte le forme di discriminazione. Le chiediamo di continuare ad essere guida ed esempio per le persone e le associazioni come la nostra che denunciano, e nella verità, promuovono una coscienza civile.
Con riconoscenza e stima
Rosa Perupato - Il Filo di Seta".
Una lettera per manifestare la solidarietà delle donne de "Il Filo di Seta" alla senatrice Liliana Segre. Un episodio di odio e violenza che ha turbato le coscienze di molti italiani e delle donne che da anni seguono il suo esempio. Una donna coraggiosa, una ragazza che all'età di 14 anni è stata deportata nel campo di concentramento di Auschwitz e oggi è testimone attiva della Shoah italiana. Un modello di donna che oggi viene duramente messo in discussione e minacciato dall'intolleranza e dall'odio. Per l'associazione vittoriese, e per tutti coloro che hanno pubblicamente manifestato solidarietà e stima alla senatrice a vita, i fatti accaduti sono gravissimi e non possono non suscitare reazioni e commenti.
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Mi chiamo Giovanna Cascone, ho una personalità poliedrica e i cambiamenti li vivo come nuove sfide. Da qualche anno abito a Bologna e credo di aver trovato la mia dimensione. Una città aperta e accogliente, con un ampio sguardo al mondo femminile. Mi interesso di politica e guardo con attenzione il versante delle cosiddette - pari opportunità -. Adoro il cinema, il teatro, la musica, la danza; in poche parole, amo l’arte in tutte le sue forme. Mi piace leggere e viaggiare. Vivo la vita con entusiasmo e cerco di assaporare, attimo dopo attimo, le piccole e grandi vittorie che mi riserva.
Sono una giornalista pubblicista, esercito da circa 14 anni. Sono iscritta all’Ordine dei giornalisti di Sicilia e collaboro da oltre 12 anni con il quotidiano La Sicilia. Ho lavorato per 10 anni presso E20sicilia, un’emittente televisiva sita in Vittoria (RG). Ho collaborato con alcune riviste specializzate e curato i rapporti con la stampa per progetti di interesse turistico come Azzurro mediterraneo. Ho avuto l’onore di presentare ben tre edizioni del VideoLab Film Festival - Concorso Internazionale dei Corti del Cinema d’Arte Mediterranea di Kamarina. Da anni sono a fianco di associazioni che lottano per la difesa delle donne vittime di violenza.