Di Anna Sblendorio su Sabato, 16 Agosto 2025
Categoria: Deontologia forense: diritti e doveri degli avvocati

Pratica forense e assunzione presso l’Ufficio del processo

Fonte: https://www.consiglionazionaleforense.it/

Il Consiglio Nazionale Forense ha affermato la compatibilità della pratica forense con l'assunzione alle dipendenze dell'Ufficio per il processo. Al riguardo il Consiglio ha evidenziato che la condizione del praticante assunto alle dipendenze dell'Ufficio per il processo è del tutto equiparabile a quella del praticante che svolga contestualmente attività di lavoro subordinato, come consentito dall'art.41, comma 4 della legge professionale, a norma del quale "Il tirocinio può essere svolto contestualmente ad attività di lavoro subordinato pubblico e privato, purché con modalità e orari idonei a consentirne l'effettivo e puntuale svolgimento e in assenza di specifiche ragioni di conflitto di interesse."

Come si concilia l'assunzione presso l'Ufficio del processo con la frequenza obbligatoria ai corsi di formazione di cui al D.M. 9 febbraio 2018 n. 17 e all'art. 43 della Legge professionale n. 247/12?

Al riguardo il Consiglio ha escluso che l'assunzione alle dipendenze dell'Ufficio del processo comporti l'esonero dall'obbligo di frequenza dei corsi di formazione di cui al D.M. 9 febbraio 2018 n. 17, in quanto

Iscrizione al Registro dei praticanti successiva all'assunzione presso l'UPP

Nel caso in cui l'iscrizione al Registro dei praticanti sia successiva all'assunzione presso l'Ufficio del processo ci si è chiesti se il praticante debba svolgere 18 mesi di pratica forense presso uno studio professionale o possa avvalersi del ricongiungimento del periodo svolto presso l'Ufficio per il processo con la pratica forense.

Sul punto il Consiglio ha affermato che l'assunzione alle dipendenze dell'ufficio del processo non può produrre l'effetto di interrompere il tirocinio o di esonerare il praticante dallo svolgimento di un periodo di tirocinio. Ciò in quanto:

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