Districarsi nel complicato sistema fiscale italiano rappresenta una sfida costante per imprenditori e professionisti con Partita IVA. Le norme cambiano senza sosta, e stare al passo è fondamentale per evitare sanzioni e ottimizzare la gestione finanziaria della propria attività. Il panorama della riscossione dei crediti fiscali è stato recentemente oggetto di un'importante riforma, introdotta dal D.Lgs. 29 luglio 2024, n. 110 che introduce modifiche significative all'attività dell'Agente della Riscossione - Agenzia delle Entrate-Riscossione – AdER e, in particolare, introduce una novità come il "discarico automatico" dei crediti non riscossi.
Dunque, a partire dal 1° gennaio 2025, le quote di credito affidate all'Agenzia delle Entrate-Riscossione che non sono state riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell'affidamento, saranno automaticamente "scaricate" e dunque non più di competenza dell'AdER. L'effetto, totalmente automatico, del discarico è l'inefficacia del titolo esecutivo e degli atti cautelari e esecutivi ad esso collegati.
Addirittura, ci sono delle eccezioni e delle situazioni in cui il discarico può essere anticipato. Ad esempio, la comunicazione del discarico è prevista in anticipo per le somme relative a procedure concorsuali come fallimenti o liquidazioni giudiziali, o quando è stata verificata l'assenza di beni aggredibili, oppure se l'attività di recupero coattivo svolta dall'Agente della Riscossione nei due anni precedenti si è rivelata infruttuosa, anche solo parzialmente.
Comprendere le tempistiche e le condizioni del discarico automatico è dirimente. La riforma opera una distinzione chiara tra i crediti già affidati all'Agente della Riscossione fino al 2024 e quelli che verranno affidati dal 2025 in poi. Per i carichi affidati dal 2025 in avanti, come abbiamo visto, il discarico automatico avviene il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento, se non riscossi, mentre per i carichi affidati tra il 2000 e il 2024, la situazione è un po' diversa e si sviluppa per fasi. La normativa prevede scadenze specifiche per la valutazione di queste posizioni:
entro il 31 dicembre 2025 per i carichi affidati tra il 2000 e il 2010;
entro il 31 dicembre 2027 per i carichi affidati tra il 2011 e il 2017;
entro il 31 dicembre 2031 per i carichi affidati tra il 2018 e il 2024.
Ma, il discarico automatico del ruolo estingue il debito? Non del tutto; rende semplicemente inefficace il titolo esecutivo per l'Agente della Riscossione ma l'ente creditore mantiene il suo diritto a riscuotere la somma e la riforma disciplina la possibilità di riaffidamento. L'ente creditore dunque può decidere di riaffidare la riscossione di queste somme a soggetti privati, può riaffidare a Agenzia delle Entrate Riscossione oppure gestire direttamente il recupero.
Dunque, anche dopo il discarico automatico, un debito non riscosso potrebbe tornare ad essere oggetto di attività di recupero. La norma prevede che l'AdER debba fornire agli enti creditori le informazioni relative ai crediti scaricati, consentendo loro di valutare le successive azioni. Questo aspetto è particolarmente importante e richiede una strategia attenta, magari supportata da consulenza specifica, per gestire eventuali nuove pretese.
Meditate contribuenti, meditate.