Di Redazione su Mercoledì, 06 Maggio 2020
Categoria: Maestri e Testimoni: nomi e storie da ricordare

6 maggio 1952, muore Maria Montessori: "L'unica speranza per l'umanità sono i bambini"

6 maggio 1952, muore all'età di 82 anni, Maria Tecla Artemisia Montessori educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, primarie, secondarie e superiori in tutto il mondo, tra le prime donne a laurearsi in medicina in Italia. La ricordiamo con uno dei suoi brani più famosi. L'anima del bambino, soleva dire, ha bisogno di cure allo stesso modo di quelle necessarie al suo corpo.

«Il mio lavoro sperimentale sui piccoli bambini da tre a sei anni è stato appunto un contributo pratico alla ricerca delle cure di cui ha bisogno l'anima del bambino: cure analoghe a quelle che l‟igiene trovò per il suo corpo. Credo però necessario di far rilevare il fatto fondamentale che mi condusse a determinare questo metodo. Io stavo facendo le mie prime prove nell' applicare i principi e parte del materiale che mi erano serviti molti anni prima all‟educazione dei bambini deficienti, sopra i piccoli bambini normali di S. Lorenzo, quando mi accadde di osservare una bambina di circa tre anni, che rimaneva profondamente assorta sopra un incastro solido, sfilando e infilando i cilindretti di legno nei loro posti rispettivi. L'espressione della bambina era di una sì intensa attenzione che mi sembrò quella una manifestazione straordinaria: i bambini fino allora non avevano mai mostrato una tale fissità sopra un oggetto: e la mia convinzione sulla instabilità caratteristica dell‟attenzione nel piccolo bambino, che passa senza posa da cosa a cosa, mi rendeva ancor più sensibile al fenomeno.

Io osservai intensamente la piccina senza disturbarla in principio e cominciai a contare quante volte ripeteva l‟esercizio: ma poi, vedendo che continuava molto a lungo, presi la poltroncina su cui era seduta, e posi poltroncina e bambina sulla tavola; la piccolina raccolse in fretta il suo incastro, poi lo posò attraverso i braccioli della poltroncina, e mettendosi in grembo i cilindretti, continuò il suo lavoro.

Allora invitai tutti i bambini a cantare: essi cantarono, ma la bambina continuò imperturbata a ripetere il suo esercizio anche dopo che il breve canto fu cessato. Io avevo contato quarantaquattro esercizi; e quando finalmente cessò, cessò in modo affatto indipendente dagli stimoli dell‟ambiente che potevano disturbarla: e la bambina si guardò intorno soddisfatta, quasi svegliandosi da un sonno riposante. La mia impressione indimenticabile credo che somigliasse a quella provata da chi ha fatto una scoperta.

Quel fenomeno divenne poi comune nei bambini: esso poté dunque essere stabilito come una reazione costante che si presenta in rapporto a certe condizioni esterne, le quali possono determinarsi. E ogni volta che avveniva una simile polarizzazione dell‟attenzione, cominciava il bambino a trasformarsi completamente, a farsi più calmo, quasi più intelligente e più espansivo: egli mostrava qualità interiori straordinarie, che ricordavano i fenomeni di coscienza più alti, come quelli della conversione.

Sembrava come se, in una soluzione satura, si fosse formato un punto di cristallizzazione, intorno al quale poi tutta la massa caotica e fluttuante andava a riunirsi in un cristallo di forma meravigliosa. Analogamente, avvenuto il fenomeno di polarizzazione dell‟attenzione, tutto quanto di disordinato e fluttuante esisteva nella coscienza del bambino, sembrava andasse organizzandosi in una creazione interiore, i cui caratteri sorprendenti si riproducevano in ogni individuo.

Ciò faceva pensare alla vita dell'uomo che può restare dispersa tra cosa e cosa, in uno stato inferiore di caos, fin che una cosa speciale intensamente l‟attrae, la fissa, e allora l‟uomo ha la rivelazione di se stesso, sente di cominciare a vivere. Questo fenomeno spirituale che può coinvolgere tutta la coscienza dell‟adulto, non è dunque uno degli aspetti costanti dei fatti di "formazione interiore". Esso si riscontra come inizio normale della vita interiore dei bambini; e ne accompagna lo svolgimento, in modo da divenire accessibile alle ricerche, come un fatto sperimentale.

Fu così che l‟anima del bambino dette le sue rivelazioni, e, sulla guida di queste, sorse un metodo ove libertà spirituale venne illustrata. Il racconto di questa storia iniziale si è sparso rapidamente per tutto il mondo; e sembrò al suo primo apparire come la storia di un miracolo. Poi a poco a poco, moltiplicandosi gli esperimenti tra le razze più diverse, si sono venuti rischiarando i principi semplici ed evidenti di questo "trattamento"spirituale».