Di Raffaele Gurrieri su Lunedì, 20 Ottobre 2025
Categoria: Fisco e Tributi

La legge di bilancio 2026 prende forma

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di venerdì scoro, ha approvato il disegno di legge sulla legge di bilancio per l'anno 2026, con un saldo di euro 18,7 miliardi; tra le misure fiscali e di sostegno al reddito figura la riduzione dal 35% al 33% dell'aliquota IRPEF per i redditi tra 28 mila e 50 mila euro con relativa sterilizzazione per i redditi superiori a 200.000 euro.

Tra i provvedimenti previsti, un regime agevolato sui rinnovi contrattuali, premi di produttività e trattamento accessorio, quota sostitutiva da 3 mila a 5 mila euro, detassando le componenti del salario dei turni notturni e festivi.

Tra le misure attese, vengono confermate anche per il 2026 il bonus ristrutturazione sulla prima casa al 50% e l'innalzamento a 35.000 euro del limite per i dipendenti e pensionati di aderire al regime dei forfettari.

Per favorire l'accesso a determinate prestazioni agevolate si introduce una revisione della disciplina per il calcolo dell'ISEE, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, escludendo dal calcolo la prima casa con il limite del valore catastale. Inoltre, viene anche rafforzato il bonus a favore delle lavoratrici con almeno due figli e reddito fino a 40.000 euro, che passa da 40 a 60 euro mensili, e sono potenziati il congedo parentale e il congedo per malattia dei figli minori.

In tema di pensioni, è sterilizzato l'aumento di tre mesi dell'età pensionabile, a partire dal 2027, per i lavoratori impegnati in attività usuranti e gravose. Per le restanti categorie l'aumento sarà di un mese nel 2027 e di due mesi nel 2028, nonché si prevede l'aumento di 260 euro all'anno per le pensioni dei soggetti in condizioni disagiate.

Come ampiamente anticipato, viene confermata la tanto attesa pacificazione fiscale, alias rottamazione quinquies; il provvedimento si rivolge ai contribuenti titolari di carichi affidati all'agente della riscossione fino al 31 dicembre 2023. Questi ultimi potranno essere definiti in una unica soluzione oppure pagati in 9 anni, in 54 rate bimestrali uguali. La misura è rivolta ai contribuenti che hanno presentato la dichiarazione, ma hanno omesso il pagamento, con possibilità di aderire alla misura anche per gli enti locali.

Non mancano le novità anche per le aziende, con provvedimenti che vanno a premiare gli investimenti: ai fini delle imposte sui redditi, quelle che acquistano beni strumentali nuovi potranno beneficiare della maggiorazione del costo di acquisizione per calcolare ammortamenti e canoni di leasing nella misura del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni e del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni e fino a 20 milioni.

Prorogato anche il credito ZES all'interno delle zone economiche speciali e all'interno delle zone logistiche semplificate (ZLS) nonché rifinanziata anche la misura agevolativa "Nuova Sabatini".

Il pacchetto di misure varato dovrebbe essere coperto con tagli ai ministeri, rimodulazione del PNRR e il contributo del settore finanziario con il coinvolgimento di banche e assicurazioni, anche se le banche al momento resterebbero alla finestra, in attesa di vedere l'articolato nero su bianco.

Adesso l'iter parlamentare prima della definitiva approvazione.

Meditate contribuenti, meditate. 

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