
Aveva fondato l´Istituto italiano per gli studi filosofici. Novantenne, era ricoverato da tempo per problemi cardiaci. Lo ricorda Repubblica.it.
L´avvocato era noto per la sua intensa attività di studioso e di divulgatore del pensiero filosofico. Nel celeberrimo Istituto di via Monte di Dio sono passati i più prestigiosi nomi della cultura mondiale. L´ultima battaglia di Marotta fu per la biblioteca di oltre trecentomila volumi.
LA FESTA PER I 40 ANNI DELL´ISTITUTO AL MERCADANTE
La Biblioteca, messa insieme in mezzo secolo di pazienti ricerche presso fondi librari e antiquari in tutta Europa, costituisce il nucleo fondamentale dell´Istituto fondato nel 1975 a Roma, nella sede dell´Accademia dei Lincei, da Enrico Cerulli, Elena Croce, Pietro Piovani, Giovanni Pugliese Carratelli e Marotta, che ne è stato fino all´ultimo anche il presidente. Appena si è diffusa la notizia, una folla è accorsa all´Hermitage. Tra i primi l´assessore comunale alla Cultura, Nino Daniele. Poi allievi, amici, tutti accanto ai familiari.
IL "LIVE" UN ANNO FA PER SOSTENERE L´ISTITUTO
"La città perde un grande uomo - dice il sindaco Luigi de Magistris - stimato in tutto il mondo, soprattutto per la sua instancabile guida dell´Istituto Italiano degli Studi Filosofici. Io perdo anche un amico. Gerardo era un profondo pensatore libero, un filosofo acuto e sensibile, uno storico, un maestro di immensa cultura. Un faro, un punto di riferimento per tutte le generazioni. Rivoluzionario fino alla fine, sempre dalla parte della libertà e della giustizia. In prima linea nella lotta per i diritti".
IL TRASLOCO DEI LIBRI DELLA BIBLIOTECA
"A Gerardo - aggiunge il sindaco - mi legavano sentimenti di grande affetto, dai tempi della magistratura, fino agli ultimi giorni. L´ho sentito sempre vicino. Ai familiari l´abbraccio della città che amava. Napoli ricorderà per sempre Gerardo, l´Avvocato Marotta, un uomo esile, ma dalla grande potenza morale. In lui convivevano, in spirito libertario, etica e diritto, filosofia e politica, storia ed economia. Ciao Gerardo, Napoli perde un grandissimo uomo di cultura."