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In sede di reclamo, il Collegio della settima sezione civile del tribunale di Napoli, presieduto dal giudice Gian Piero Scoppa, ha sospeso cautelarmente le delibere dello scorso mese di agosto mediante le quali il Movimento 5 stelle aveva approvato le modifiche del proprio statuto eleggendo Giuseppe Conte come Capo Politico ("presidente"). I giudici del reclamo hanno quindi ribaltato la diversa pronuncia del giudice di merito, che aveva rigettato integralmente il ricorso dei tre iscritti.

Come anticipato dalle prime agenzie, le delibere, risalenti al 3 e al 5 agosto, sono state sospese attesa la presunta ricorrenza di "gravi vizi nel processo decisionale". Ciò in quanto al procedimento di approvazione dello Statuto così come modificato avrebbe partecipato una platea di iscritti inferiore al quorum prescritto, pari al 50%. Ciò, perchè, secondo la ricostruzione del Collegio, sarebbero stati illegittimamente esclusi dal voto oltre un terzo degli iscritti con la conseguenza del mancato raggiungimento del quorum. Si tratta, in particolare, di 81.839 persone iscritte da meno di sei mesi che, secondo il Collegio, avrebbero potuto essere escluse, come di prassi, solo con regolamento approvato dal comitato di garanzia, su proposta del comitato direttivo (organo che però non era però mai stato eletto). Ed è anche per quest'ultima circostanza che, ad un primo esame, la decisione assunta appare non priva di problematicità.