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Durissima presa di posizione del presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, nei confronti del Ministro dell'Interno Matteo Salvini, che in un proprio post si era accreditato come uno dei più strenui avversari delle cosche. 

Una posizione, quella di Matteo Salvini, che non è piaciuta al presidente dell'antimafia, che gli ha replicato a muso duro e con toni durissimi tramite un post pubblico pubblicato nella propria bacheca Facebook. Un post con il quale ha sostanzialmente accusato Salvini di essere oltre che un assenteista cronico, anche un personaggio politico piuttosto latitante nella lotta contro la mafia, ed addirittura amico e sodale di personaggi che, con la loro azione politica, avrebbero agito quali prestanome del boss, cominciando dal capo dei capi Matteo Messina Denaro. Un post, dunque, di estrema durezza, che concorre non poco a far capire come il rapporto tra 5 stelle, movimento di cui il presidente dell'antimafia espressione, e la Lega sia ormai arrivato al capolinea. Ecco di seguito quanto scritto da Morra.

"Nella sua risposta alla lettera del presidente Conte, Salvini asserisce di essersi occupato di lotta alle mafie.

A noi non risulta!

Ricordo a lui ed a tutti quanti che nonostante i ripetuti inviti, formali ed informali, in qualità di presidente della Commissione Antimafia, il Ministro non si è mai presentato. Era suo dovere di Ministro dell'Interno farlo.

Dunque prima di parlare di lotta alle mafie ci pensi 10 volte e porti rispetto per chi realmente lavora contro Matteo Messina Denaro e sodali. 

Senza ricordare che era un certo senatore Siri della Lega Nord che ha presentato emendamenti volti a favorire gli interessi di un certo Arata, socio di Nicastri, il "signore del vento", ritenuto dai magistrati antimafia palermitani prestanome appunto di Matteo Messina Denaro."