Imagoeconomica_1502847

Riferimenti normativi: Decreto cura Italia del 16 marzo 2020

Focus: In questi giorni si sono susseguiti tanti decreti-legge emanati dal Governo per fronteggiare il contenimento e il contrasto dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 e le conseguenti ripercussioni sull'economia nazionale. Il 16 marzo 2020 un Consiglio dei ministri straordinario ha varato il Decreto cura Italia.

Il Decreto cura Italia del 16 marzo 2020 è una manovra economica straordinaria: 25 miliardi di euro in totale da destinare a sostegno di famiglie, imprese e lavoratori pubblici o privati, single o genitori, autonomi, dipendenti e co.co.co., nel cui ambito è stato previsto anche il differimento di adempimenti e di alcuni versamenti per i contribuenti.Tra gli interventi inderogabili per dare ristoro ai lavoratori e alle aziende in difficoltà rientrano la sospensione delle rate di mutui e dei prestiti, con garanzie pubbliche, il rinvio delle scadenze fiscali del 16 marzo (come il saldo Iva) con efficacia retroattiva, la sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi nonché di altri adempimenti fiscali ed incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.

Tali provvedimenti si aggiungono a quelli già adottati d'urgenza dal Governo per evitare che la crisi transitoria delle attività economiche, indotta dall'epidemia di COVID-19, determini la scomparsa definitiva di imprese nei settori maggiormente colpiti.In pratica, sono rinviati tutti i versamenti fiscali in scadenza il 16 marzo al 20 marzo, per i contribuenti con ricavi superiori a 2 milioni di euro, al 31  maggio per gli altri contribuenti. In particolare, sono sospesi i versamenti di iva, addizionali Irpef, ritenute alla fonte, contributi previdenziali e assistenziali e premi di assicurazione obbligatoria, in scadenza dall'8 al 31 marzo 2020 per i contribuenti che hanno maturato, nel periodo di imposta precedente, ricavi e compensi di importo non superiore a 2 milioni di euro. I versamenti sospesi dovranno essere effettuati in un'unica soluzione entro il 31 maggio 2020, o in 5 rate mensili a decorrere dal mese di maggio 2020. Tutti gli altri versamenti dovuti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali, sono stati prorogati dal 16 marzo al 20 marzo.

Sospensione termini relativi a cartelle esattoriali e ai controlli fiscali: l'art 64 disciplina nel dettaglio la "Sospensione dei termini relativi all'attività degli uffici degli enti impositori"Ai sensi del comma 1 del suddetto articolo, per gli uffici degli enti impositori, sono sospesi dall'8 marzo al 31 maggio 2020 i termini relativi ad: attività di liquidazione, controllo, accertamento, contenzioso, saldo e stralcio, rottamazione-ter, risposte per le istanze di interpello, riscossione di cartelle esattoriali, invio di nuove cartelle e sospensione degli atti esecutivi. Inoltre sono sospesi i termini dei versamenti in scadenza dall'8 marzo al 31 maggio 2020 relativi a cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, avvisi di accertamento esecutivi emessi dall'agenzia delle Entrate, avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali, atti di accertamento esecutivi emessi dall'agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ingiunzioni e atti esecutivi emessi dagli enti locali. Nei suddetti casi, i versamenti dovranno essere effettuati, in unica soluzione, entro il 30 giugno 2020. Invece la rata di rottamazione ter, scaduta il 28 febbraio 2020, e la rata del saldo e stralcio in scadenza il 31 marzo dovranno essere versate entro il 31 maggio 2020. Nulla è stato, invece, previsto per le scadenze del bollo auto.