Se questo sito ti piace, puoi dircelo così

Dimensione carattere: +

Ristori in arrivo

Imagoeconomica_1530906

Si colgono una serie di fondate indiscrezioni dagli spifferi dei palazzi della politica: il Governo sta preparando il decreto Ristori quinquies, che conterrà nuovi contributi a fondo perduto per le attività colpite dalla crisi, una nuova ondata di ammortizzatori sociali, un nuovo blocco selettivo dei licenziamenti e provvedimenti sulla riscossione. Le misure allo studio sono state annunciate da Roberto Gualtieri, attuale ministro dell'Economia, nel corso dell'audizione davanti alle commissione Bilancio di Camera e Senato.

Intanto il Parlamento, in entrambe le camere, ha approvato lo scostamento di Bilancio da 32 miliardi che servirà a finanziare il decreto Ristori quinquies, con un voto unanime, dunque adesso si aspetta solo che il Governo definisca nei dettagli il provvedimento tanto atteso entro la fine della settimana.

Per quanto riguarda i nuovi ristori, ovvero i contributi a fondo perduto per risarcire le attività che sono state colpite dai provvedimenti anti Covid, si conferma che il criterio di calcolo sarà diverso da quello applicato con i precedenti provvedimenti. Il meccanismo non sarà più basato sui famigerati codici Ateco, ma sulla perdita di fatturato dell'anno 2020; inoltre, non si prenderà più come riferimento lo scorso mese di aprile ma un periodo più ampio che presumibilmente sarà il secondo semestre o tutto l'anno 2020, valutando anche quello che le imprese e le Partite IVA hanno già incassato in base ai precedenti aiuti, per ripianare eventuali situazioni di penalizzazione che si sono verificate.

Per quanto riguarda la soglia di fatturato che darà diritto ai nuovi ristori, il Governo non ha ancora preso una decisione, ma l'idea di fondo è quella di prevedere soglie più alte di quelle fino ad oggi previste. Il riferimento potrebbero essere l'esempio francese, dove il calo di fatturato che dà diritto ai contributi statali è fra il 50 e il 75%. Una soglia molto alta dunque che ridurrà di tanto la platea degli aventi diritto. Non ci sono inoltre nuovi dettagli sui risarcimenti previsti per i Professionisti iscritti agli ordini, solo la conferma che ci sono misure allo studio ma senza alcuna certezza.

Per i lavoratori dipendenti, invece, sono in arrivo l'ennesime nuove settimane - addirittura 26 - di cassa integrazione oltre a quelle già utilizzabili fino a marzo, già previste dalla Legge di stabilità. Gli ammortizzatori saranno destinati alle imprese che continuano ad avere difficoltà a causa del Covid-19 e si profila pure una proroga al divieto di licenziamento, con un meccanismo più selettivo. Attualmente, lo ricordiamo, la legge di Bilancio prevede il blocco dei licenziamenti fino al prossimo 31 marzo, per la totalità delle imprese, mentre si profila un blocco limitato alle aziende dei settori più in crisi. 

Sul fronte della riscossione infine, sempre si prevede una nuova rottamazione e di un provvedimento di saldo e stralcio, ma al momento nessuna conferma né smentita. Si spera pure che trovi spazio una graduale ripresa della riscossione, attualmente bloccate fino al 31 gennaio, tenendo conto delle difficoltà dei contribuenti dovute alla crisi economica.

Tanta carne al fuoco dunque; attendiamo come sempre ottimisti le scelte definitive, nella speranza che vadano nella direzione auspicata di sostegno a famiglie ed imprese alle prese con una crisi finanziaria ed economica senza recenti precedenti.

Meditate contribuenti, meditate. 

 

Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.

Richiesta risarcitoria inoltrata via fax all'assic...
Cassa forense e la Polizza Cyber Risk

Forse potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca nel sito