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Il diritto dell'informazione e informatica

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Diritto e tecnica sono due termini sempre più spesso declinati congiuntamente. D'altronde, nella società dell'informazione, dove appunto l'Information Communication Technology regna sovrana, non potrebbe essere diversamente. 

Se oggi parliamo di società dell'informazione ne parliamo perché l'informazione è essenzialmente costituita dall'informazione creata e trasmessa con mezzi informatici e telematici, potenziata dalle nuove tecnologie.

Oggi l'informazione senza la tecnologia non meriterebbe un discorso a sé, e probabilmente non avrebbe senso, non sarebbe neppure. Dunque parliamo di diritto e tecnologia, nel senso di tecnologia dell'informazione. 

Vi è da dire che la tecnologia è lo studio applicativo delle scienze e delle tecniche. La tecnica, invece, è l'attività volta alla progettazione, alla produzione e all'utilizzo di strumenti meccanici finalizzati a migliorare le modalità di conduzione della vita dell'uomo; oppure l'insieme delle modalità e dei metodi che danno specificità ad un mestiere o ad un'attività.

Nel nostro discorso su diritto e tecnica la dimensione della globalizzazione è pure essenziale da considerare: è certamente globale il mercato dell'informazione e della comunicazione, come quello della finanza. Sempre più spesso la fonte di produzione del diritto è altrove: basti pensare ai trattati WIPO.

Fondamentale per l'esame della disciplina giuridica in materie, quali il diritto dell'informatica, in cui la tecnologia riveste una primaria rilevanza, è la prospettiva teorica che si assume: quale sia il rapporto fra diritto e tecnica. Se quest'ultima sia destinata a prevalere e a dominare il diritto o se il diritto invece debba e possa domare la tecnica.

il principio della cosiddetta «neutralità tecnologica», in base al quale il legislatore non deve interferire nello sviluppo della tecnologia, condizionandola, favorendo determinate tecnologie rispetto ad altre, né nello sviluppo del mercato, favorendo determinati prodotti rispetto ad altri.

Il diritto deve essere tecnologicamente neutro. I vantaggi della neutralità tecnologica sono evidenti: il diritto non condiziona il mercato, favorendo questa o quella tecnologia; non condiziona lo sviluppo della tecnica; non deve rincorrerla. L'approccio del diritto, nella neutralità tecnologica, è funzionale. 

La tecnica, dall'altro lato, spesso non è giuridicamente ''neutra''. Il diritto passa attraverso la tecnica.Si afferma un modo di dettare regole che passa silenziosamente attraverso la tecnica (lex informatica). Un esempio è costituito dagli strumenti tecnici per applicare il diritto, ad esempio, per quanto riguarda la protezione del diritto d'autore.

 

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