Il tribunale esclude gli abilitati in italiano e scienze, al momento incaricati per la materia negli istituti tecnici e professionali anche se non in possesso del titolo specifico. "Disciplina bistrattata da tutte le riforme"
La richiesta dei docenti di geografia viene accolta dal Tar: a insegnare la materia potranno essere soltanto i professori abilitati, esclusi perciò gli insegnanti di italiano e scienze, che sono specializzati in altre discipline. Hanno annunciato il pronunciamento del Tar Riccardo Canesi e Silvia Rita Viola del coordinamento nazionale "Sos Geografia", i quali non nascondono la soddisfazione per la vittoria conseguita dopo anni di batoste a seguito della riforma Gelmini, che ha falcidiato le ore di geografia a scuola.
Il punto conteso era la riforma delle classi di concorso, avvenuta un anno e mezzo con l´entrata in vigore della Buona scuola, che consentiva agli abilitati in italiano e scienze di insegnare anche la geografia negli istituti tecnici e professionali "pur in assenza di requisiti e abilitazione" specifici, spiegano quelli del Coordinamento.
Ma il Tar del Lazio ha bloccato il decreto ministeriale del maggio 2016, che ammetteva questa elasticità poco gradita ai geografi. A questo punto, il Miur dovrà tenere conto del parere dei giudici oppure ricorrere al Consiglio di stato, spostando in avanti il problema.
La geografia è forse una delle discipline più bistrattate nel corso delle ultime riforme della scuola. In quasi tutti gli indirizzi degli istituti tecnici e professionali, la materia è stata tagliata di netto o fortemente ridimensionata dalla riforma Gelmini. Un destino a cui sono andati incontro quasi tutti gli indirizzi dell´istituto tecnico industriale (ora istituti tecnici del settore tecnologico) e gli indirizzi professionali (come quelli dei Servizi socio-sanitari) in cui si studiava la geografia in alcune sue articolazioni: economica o turistica.
Al liceo, il taglio è passato attraverso un improbabile accorpamento tra storia e geografia al biennio che ha dato luogo alla geostoria, cui persino gli editori di libri scolastici hanno fatto fatica ad adeguarsi. Nel 2010, l´Associazione italiana insegnanti di geografia (Aiig) ha lanciato un appello per salvare lo studio della materia dai tagli che si profilavano all´orizzonte.
Oltre ai tagli del monte ore, come detto, la Buona scuola ha poi affidato l´insegnamento della geaografia anche a docenti che non avevano l´abilitazione per insegnarla. I professori di geografia che si sono rivolti ai giudici ribadiscono l´importanza dello studio della disciplina e citano diversi strafalcioni di politici illustri. "Il Coordinamento nazionale "Sos Geografia - concludono - vigilerà attentamente sull´applicazione del giudicato, anche relativamente ai suoi effetti retroattivi, e valuterà quindi le ulteriori azioni da intraprendere per ottenere tutti gli effetti favorevoli della sentenza".
*Fonte: Repubblica.it art. S. Intravaia 7/11/2017