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  Dopo 238 giorni di sciopero della fame, è morta l'avvocata Ebru Timtik. Arrestata insieme ad alcune centinaia di altri Avvocati all'indomani del fallito colpo di stato avvenuto nel 2016 contro il governo Erdogan in Turchia. Ebru Timtik era stata condannata dopo un processo farsa in spregio ai più elementari diritti della difesa a 13 anni di carcere. Durante la disumana detenzione, ha continuato a lottare per l'affermazione dello stato di diritto in Turchia iniziando anche uno sciopero della fame che le ha tolto ogni energia residua. Ebru non ce l'ha fatta e adesso spetta ad ogni avvocato, di ogni parte del mondo, continuare quella battaglia di civiltà e di giustizia intrapresa dalla collega.

  In questa ottica proprio nell'aprile scorso il Consiglio Nazionale Forense aveva lanciato un appello all'intero governo affinché potesse muovere le più efficaci azioni nei confronti del governo turco. Oggi con la morte della collega turca è come se fosse stato mutilato un pezzo del nostro corpo. L'intera Avvocatura penso debba potere raccogliere il testimone che Ebru ha voluto lasciarci. La funzione ed il ruolo dell'avvocato in ogni tempo ed in ogni parte del mondo è stata sempre quella di assicurare agli indifesi e ai più deboli la giusta difesa per il riconoscimento dei propri diritti e contro ogni sopruso e ingiustizia. Quando uno Stato decide, come in Turchia, di negare la giusta difesa proprio agli avvocati, è perché si vuole lanciare un segnale preciso nei confronti di tutti coloro che hanno deciso di assegnare il primato dei valori alla libertà e alla giustizia.

  Tutto questo non possiamo e non lo dobbiamo accettare. Adesso si mobilitino oltre alle massime istituzioni dell'Avvocatura anche i governi dei c.d. paesi civili e i tanti benpensanti che per questioni molto meno importanti hanno messo in campo energie e sforzi immani. Qui non è in gioco la credibilità e la dignità di una categoria professionale ma l'esistenza di quella civiltà giuridica per il raggiungimento della quale sono stati necessari secoli di lotte ed infiniti sacrifici umani.