Torino

 In occasione delle giornate organizzate dal Fai ( Fondo ambiente italiano) che si tengono ogni anno alla scoperta dei luoghi più importanti, belli e suggestivi in Italia, una delle visite organizzate ha riguardato nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022, la splendida Biblioteca della Curia Maxima, sede del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Torino.

La Giornata FAI è stata organizzata prevedendo la visita alle aule, oggi intitolate a Juvarra e Bobbio, già sedi delle Assise e che ospitarono storici processi come quello per i Martiri del Martinetto, testimoniato dalla lapide ivi apposta e quello alle Brigate Rosse.

L'incontro è terminato con la visione del documentario "Avvocato" nell'aula intitolata a Fulvio Croce, in ricordo del Presidente del consiglio dell'Ordine avvocato Fulvio Croce ucciso dalle Brigate Rosse. Il documentario raccoglie testimonianze del Sindaco e degli avvocati dell'epoca. 

La Biblioteca della Corte d'Appello di Torino consta di due sezioni una storica con sede nel Palazzo della Curia Maxima in via Corte d'Appello 16 e una moderna che ha sede nel Palazzo di Giustizia di Torino in corso Vittorio Emanuele 130.

Storia e cultura si fondono all'interno di questo luogo il cui patrimonio librario consta di circa 20000 monografie moderne, 47 riviste, 17000 volumi antichi.

In particolare, la storia di questo luogo è legata a quella dell'antico Senato del Piemonte, che per secoli ha rappresentato la più alta magistratura dei domini sabauda e a quella dell'odierna Corte d'Appello di Torino.

Il regio Senato, rappresentò il massimo grado di giurisdizione del regno di Sardegna fino all'istituzione del Magistrati di Cassazione avvenuta con la legge del 30 ottobre 1847.

Questo tribunale esercitò funzioni di grande prestigio in quanto i giudici di nomina regia, emanavano sentenze inappellabili e vincolanti e le decisioni costituivano fonte di diritto.
Chiamata anche Palazzo dei Supremi Magistrati la Curia Maxima di Torino, oltre ad essere la sede del Regio Senato, era anche sede di un altro massimo grado della magistratura, la Camera dei Conti, fondata da Emanuele Filiberto nel 1577, per sovrintendere le cause relative al demanio e al patrimonio regio e le questioni economiche e fiscali dello Stato.

 Il palazzo della Curia Maxima ospitava le aule del tribunale, gli uffici, le abitazioni del boia e anche la forca, utilizzata per giustiziare i condannati alla pena capitale, che si teneva nei sotterranei dove avevano sede anche le prigioni.

Tra gli elementi più significativi la presenza della raccolta delle Decisiones che iniziano nella seconda metà del 1500, prosegue fino all'attualità, dando così uno spaccato dello sviluppo della giurisprudenza italiana, cui si affianca, per le evidenti ragioni storiche, la presenza della raccolta legislativa del periodo giacobino ed altri importanti testi di filosofia, storia e matematica.

Oltre a ciò, la sezione moderna è strutturata come raccolta di testi e di periodici finalizzati a consentire sia l'accesso alle fonti di conoscenza, sia la produzione di ulteriori conoscenze e di provvedimenti da parte dei magistrati impegnati nel lavoro quotidiano.

Il palazzo venne lievemente danneggiato dai bombardamenti del 1942 ma venne in seguito ristrutturato.

Si narra che a seguito dei bombardamenti si udirono dei lamenti sotto le macerie e si scavò per cercare chi potesse essere, non si trovò nessuno e subito dopo i lamenti cessarono.

Questo uno dei tanti misteri legati ai sotterranei di questo edificio.