Imagoeconomica_1428022

«Nessuno sarà lasciato solo». Questo ha affermato il Ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, con riferimento alla questione degli esami di secondo ciclo, ossia dei cosiddetti esami di stato. In buona sostanza, il Ministero ha garantito una collaborazione costante con le istituzioni scolastiche per sostenere i dirigenti scolastici in ogni fase di avvicinamento agli esami di stato che si svolgeranno in presenza. A tal fine, pertanto, lo scorso 19 maggio, è stata siglata l'intesa tra il Ministero dell'Istruzione e le Organizzazioni sindacali (OO.SS); intesa, questa, finalizzata al recepimento del documento prodotto dal Comitato tecnico-scientifico (Cts) e contenente l'indicazione delle misure dirette a garantire lo svolgimento degli esami di stato in presenza e in condizioni di sicurezza. In buona sostanza per dare attuazione al documento su indicato, il Ministero dell'Istruzione di impegna:

  • a garantire l'erogazione delle risorse necessarie in tutte le istituzioni scolastiche del territorio nazionale, sedi di esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione, per l'a.s. 2019/2020;
  • ad attivare un servizio dedicato di help desk per le scuole e un un numero verde ad hoc (800903080) dal 28 maggio: servizi, questi, finalizzati a i) rispondere a tutti i dubbi e i quesiti in materia di applicazione delle misure di sicurezza; ii) fornire assistenza e supporto operativo anche di carattere amministrativo»;  
  • a garantire un Tavolo nazionale di lavoro permanente, composto da rappresentanti del Ministero, delle OO.SS. firmatarie del protocollo di intesa in questione e della Croce Rossa, con funzioni di verifica dell'attuazione del documento tecnico scientifico presso le istituzioni scolastiche. In pratica ogni due giorni verranno sottoposti all'attenzione di tale tavolo tutte le criticità sollevate dalle scuole e pervenute al Ministero dell'Istruzione tramite il servizio help desk su citato. Raccolte le segnalazioni, la funzione del tavolo sarà quella di i) fornire linee di coordinamento agli Uffici scolastici regionali, ii) verificare che gli esami di Stato si svolgano nel rispetto delle norme di sicurezza «previste anche in relazione, in ogni singola Regione, all'andamento dei contagi, riservandosi di richiedere al Cts l'adozione di eventuali e ulteriori misure proporzionate all'evolversi della situazione epidemiologica e volte ad assicurare la piena ed effettiva tutela della salute degli studenti e di tutto il personale scolastico coinvolto». Presso gli Uffici scolastici regionali, a loro volta, verrà istituito un Tavolo regionale di lavoro permanente che si coordinerà con il Tavolo nazionale e le istituzioni scolastiche in ambiti territoriali;
  • a monitorare mediante gli Uffici scolastici regionali il rispetto da parte delle scuole, prima dell'inizio delle sessioni di esame, delle procedure di sanificazione degli ambienti; sanificazione, questa, che si dovrà attuare attraverso ditte esterne specializzate;
  • a «invitare le istituzioni scolastiche a comunicare alle famiglie, agli studenti interessati e ai lavoratori della scuola, tramite i canali di diffusione ordinariamente utilizzati, le determinazioni finali sulle procedure anti contagio»;
  • a verificare costantemente, attraverso gli Uffici scolastici regionali, che le risorse assegnate i) siano impiegate per dare attuazione al documento del Cts, ii) siano sufficienti all'adozione delle misure ivi previste. In caso di carenza, il Ministero si impegna a integrarle;
  • «a fornire supporto per la formazione, anche in modalità on-line, sull'uso dei dispositivi di protezione individuale e sui contenuti del documento tecnico scientifico, come previsto dalla convenzione con Croce Rossa e dai piani d'intervento regionale»;
  • a fornire indicazioni alle scuole e agli Uffici scolastici regionali in merito alle situazioni in cui deve essere disposto l'esonero dallo svolgimento dell'esame in modalità "in presenza". E ciò soprattutto ove vi sia possibilità di contagio per le categorie fragili e con fattori a rischio;
  • ad «assicurare l'attivazione dei protocolli sanitari previsti dalla normativa vigente attraverso la presenza fisica del personale della Croce Rossa, anche al fine di vigilare su eventuali sintomatologie COVID-19 che si dovessero manifestare nella sede d'esame».