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Il ministro Bonafede ha risposto durante il question time nell'aula della Camera a due interrogazioni in tema di iniziative per restituire credibilità alla magistratura e per tutelarne autonomia e indipendenza dopo le vicende di cronaca che hanno riguardato il Consiglio Superiore della Magistratura.

Rispondendo all'interrogazione esposta dalla deputata Maria Carolina Varchi, il Guardasigilli ha spiegato che "occorrerà procedere a una riforma complessiva del sistema di autogoverno che, lungi dal rappresentare un momento punitivo, dovrà avere la funzione e lo scopo di allontanare il potere giudiziario dalle derive in cui risulta impantanato, di evitare che le azioni di pochi elementi trascinino la magistratura in logiche di potere e spartizioni che nulla hanno a che vedere con il merito e la professionalità". Il ministro Bonafede ha, inoltre, spiegato che "la riforma dovrà introdurre un percorso dove la meritocrazia rappresenti, in generale, il metro per le progressioni economiche e professionali e per il conferimento di incarichi direttivi e semidirettivi".

In risposta all'interrogazione a prima firma del deputato Devis Dori, il Guardasigilli ha chiarito che "intenzione del Governo è di inserire le norme sul Csm nel percorso di riforma del processo penale e civile, a eccezione della parte riguardante il sistema elettorale dei membri togati del Csm perché riteniamo sia giusto che su questo tema che il Parlamento abbia totale centralità".

In tema di porte girevoli, Bonafede ha precisato che "un magistrato che decide legittimamente di candidarsi ed entrare in politica deve sapere che imbocca una strada a senso unico e che non potrà più tornare indietro. Così alziamo un muro invalicabile per salvaguardare l'autonomia e la terzietà della magistratura agli occhi dei cittadini".

(Fonte: min.Giustizia)