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Il significato del termine 'ragione sociale' cambia in base a se parliamo di un'azienda, un libero professionista o una ditta individuale. Capita che ci venga chiesta la ragione sociale e non sappiamo a cosa ci si riferisce precisamente. Inoltre, spesso si fa confusione e si utilizzano indifferentemente ditta, ragione sociale e denominazione sociale. Questi termini però hanno un significato molto diverso.

La ragione sociale costituisce il nome nelle società di persone e può corrispondere anche ad un nome di fantasia. È costituita dal nome seguito dall'acronimo della società ovvero s.n.c., sas o ss. La ragione sociale deve necessariamente contenere anche il nome di uno dei soci illimitatamente responsabili e deve essere iscritta al Registro delle Imprese.

A titolo esemplificativo, una società di persone costituita due soci, potrà avere un nome di fantasia che evochi l'attività, dovrà necessariamente contenere il nome di almeno uno dei due soci illimitatamente responsabili.

Nella composizione della ragione sociale è necessario rispettare dei principi cardine, quali la verità, come attività economica  esercitata in nome proprio dall'imprenditore, contenente almeno il cognome o la sigla di almeno un socio illimitatamente responsabile e la novità, ossia ragione sociale intesa come nuova, cioè idonea a caratterizzare una data impresa, differenziandola in modo preciso da imprese concorrenti. La novità va intesa rispetto ad imprese nel medesimo settore e territorio.

Mentre la ragione sociale rappresenta il nome delle società di persone, la ditta è il nome commerciale di una ditta individuale. Ha lo scopo di differenziare un'azienda dalla concorrenza. Trattasi di uno dei "segni distintivi" tutelati dal codice civile insieme al marchio e all'insegna.

La ditta è l'unico tra i segni distintivi dell'impresa ad essere obbligatorio e può essere rappresentato da un nome di fantasia, dalla sigla del titolare ed è seguito dal nome e cognome del titolare. In quanto segno distintivo, la ditta deve individuare l'impresa senza possibilità di confusione.

La denominazione sociale costituisce il nome nelle società di capitali e quindi delle S.r.l., S.r.l.s., S.r.l.u., S.p.a., S.a.p.a.. A differenza della ragione sociale può essere rappresentata da un nome di fantasia, con lʼindicazione del tipo di società, ma senza il nome di uno o più soci.

Questa differenza dipende dal regime di responsabilità che differenzia i due tipi di società. Nelle società di persone dove i soci sono illimitatamente responsabili i terzi si affidano oltre che sul patrimonio sociale anche su quello del singolo socio. Nelle società di capitali invece esiste una separazione netta tra il patrimonio della società e quello dei soci.

Il codice civile recita al fine di evitare che una ditta possa essere confusa con un'altra, che quando la ditta è uguale o simile a quella usata da altro imprenditore e può creare confusione, per l'oggetto dell'impresa e per il luogo in cui questa è esercitata, deve essere integrata o modificata con indicazioni idonee. L'uso di una ditta o ragione sociale già utilizzata da altre imprese può comportare l'intimazione a cessarne l'uso o almeno a modificarli da parte del primo utilizzatore.