caravita

 Ma perchè tutte a me....

Sono dieci minuti buoni che stiamo al varco del Tribunale, io sono passato mostrando il mio tesserino, e la mia cliente, giovane e piacente, sono minuti che passa e ripassa sotto il metal detector. Lascia nel cestino cinture, borse, i due telefonini, gli orecchini, gli anelli,la penna stilografica. Tutto inutile, il metal detector continua a suonare.
Dietro di lei si è formata una lunga fila. Un capannello di curiosi si è quasi sistemato a semicerchio per assistere, anche perchè la giovanotta merita veramente: nessuna esibizione scollacciata, è proprio bella. O, come si dice a Roma e provincia,è proprio bbona.
Un pò di nervosismo tuttavia comincia a serpeggiare.
E improvvisamente, la ragazza ha un lampo di genio, alza il dito indice della mano destra, sussurra "ma certo" e si avvicina alla guardia giurata più giovane per parlargli nell'oreccihio.
La guardia giurata ascolta, poi arrossisce violentemente.

Rapida puntata al bagno, scortata dalla guardia giurata che rimane fuori della porta. Due minuti, e la ragazza esce con un pacchettino che butta nel cestino per poi ripassare sotto il metal detector, che questa volta non suona.

Rapidissima, la ragazza raccoglie tutto e con un unico movimento lo versa dal cestino nel borsone: mi prende sottobraccio, e mi dice :"Namo, avvocà..." Tre passi, poi si gira verso di me e fa "Avvocà, tanto lei potrebbe essere mi padre (comincio a odiarla questa frase, ormai me la dicono in tanti, prima la frase di ordinanza era "Glielo dico come a un fratello") mò je dico che è successo...mi ero dimenticata che ciavevo er pirzing (sarebbbe il piercing, ma lei dice proprio pirzing) proprio lì, se semo capiti, no..."

Barcollo - Un millesimo di secondo ma barcollo. E non se po fà, vorrei rispondere, e nun me poi dì ste cose così, porca la miseria, poi mi compongo e rispondo "Ma pensa te!" e mi libero del braccio della cliente per fare un passo avanti e non diventare viola come la guardia giurata. Ci sono posti e posti per fare e dire certe cose, penso, io ci ho pure una età, la mia prima cliente donna nel secolo scorso aveva un'età indefinita, evidenti segni dell'età che avanzava e entrava a studio avvolta sempre in una nuvola di acqua di Colonia.

Avvocà, torni qui, mi ridia il braccio, che mi dà tanta sicurezza...

E si ricordi che poi passiamo in banca, e lei deve entrare nel bussolotto con me, perchè io sono claustrofobica, e Lei mi deve tenere stretta, tanto potrebbe essere mi padre. Però lei ha fascino, sa?