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Un algoritmo anti evasione fiscale a disposizione dell'Agenzia delle Entrate e delle Fiamme Gialle. Questo uno dei nuovi strumenti introdotti dal Fisco per combattere evasori e illeciti a cui il decreto a firma del ministro dell'Economia Daniele Franco ha dato il via dal 01 luglio. Il testo del decreto, servirà anche per l'attuazione della delega fiscale in merito all'interoperabilità delle banche dati.

Con le novità introdotte sarà possibile passare dai dati anonimi della prima fase, alle liste indicanti i nomi dei contribuenti a rischio evasione, da stimolare nell'adesione dei loro doveri o, nei casi più gravi, da sottoporre a un vero e proprio controllo fiscale.

Si tratta di un algoritmo che sfrutta la possibilità di rendere anonimo il potenziale informativo già a disposizione del Fisco tramite i suoi database, in particolare la Super Anagrafe dei conti correnti, riuscendo ad individuare in via automatica eventuali anomalie e possibili aree di evasione.

Il meccanismo sfrutta i mega dati a disposizione del Fisco, relativi al patrimonio di immobili, mobili, quote societarie, conti correnti, versamenti, compensazioni e tutte le informazioni ritenute utili per indagare su chi non dichiara il dovuto al fisco: informazioni che verranno utilizzate per l'analisi del rischio evasione ed elusione nel caso di sospetti illeciti. 

Un passaggio fondamentale è volto ad impedire l'identificazione diretta degli interessati andando a limitare così il pericolo di controllare anche quei contribuenti che risultano essere in regola. Spetterà all'algoritmo individuare gli evasori in autonomia, seppur sempre garantendo l'intervento umano degli operatori dell'Agenzia delle Entrare e della Guardia di Finanza, che avranno il compito di decidere quale caso segnalato dall'automatismo meriti effettivamente di essere approfondito.

Per tutelare i dati e le informazioni di ciascuno, solo personale specificatamente autorizzato avrà la possibilità di prenderne visione ed effettuare gli accessi, che andranno comunque sempre tracciati. Inoltre, il decreto prevede che le operazioni sui conti correnti e i rapporti finanziari vengano messi a disposizione delle Entrate e delle Fiamme Gialle, così da avere un quadro più completo.

È inoltre prevista la possibilità di accesso ai dati da parte dei contribuenti interessati, ipotizzato secondo tre tempistiche di accesso:

  • -dalla data di ricezione della lettera di compliance;
  • -dalla data di consegna del processo verbale di constatazione, o della notifica dell'atto istruttorio, o, nel caso di contribuenti sottoposti a un vero e proprio controllo fiscale, dell'atto impositivo;
  • -dal primo giorno successivo a quello in cui matura la decadenza del potere di accertamento dei contribuenti..

A prescindere da queste casistiche espressamente previste, è sempre prevista la possibilità per il contribuente di far rettificare dati personali inesatti.

Con la conversione in legge del cosiddetto Decreto Pnrr sono state introdotte novità anche relativamente alla trasmissione dei dati delle carte di credito all'Agenzia delle entrate. Il nuovo articolo 18, infatti, prevede che gli intermediari che mettono a disposizione degli esercenti sistemi di pagamento elettronico siano tenuti a trasmettere all'Agenzia delle entrate, oltre alle commissioni addebitate, e i dati identificativi degli strumenti di pagamento, anche gli importi complessivi delle transizioni giornaliere effettuate mediante tali strumenti. Tramite questa ulteriore comunicazione l'Agenzia riuscirà ad incrociare i dati di pagamento digitale con carta con quelli relativi agli scontrini elettronici emessi dagli esercenti, effettuando in tal modo controlli di congruità tra scontrini emessi e i pagamenti ricevuti.

Che il Grande Fratello Fiscale abbi inizio dunque, con l'augurio di non essere nominati.

Meditate contribuenti, meditate.